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Alimentazione sana

Gli ormoni che regolano il ciclo fame-sazietà

Quando ci viene fame, la assecondiamo e mangiamo, finché siamo sazi. Si tratta di un meccanismo che ci viene automatico, naturale, ma è regolato dall’azione di alcuni ormoni, che il nostro corpo produce ciclicamente.

La sensazione fame porta ad una serie di effetti fisiologici, come contrazioni dello stomaco e irrequietezza. L’appetito è invece il desiderio di alcuni alimenti in particolare, ci direziona verso la scelta alimentare.

Quando la richiesta di alimenti viene esaudita, arriva la sazietà. Proviamo queste sensazioni in base a stimoli ambientali, e culturali, ma anche da meccanismi fisiologici interni a noi.

La quantità di alimenti che assumiamo è regolata dal nostro organismo tramite due vie: la regolazione a breve termine e la regolazione a lungo termine.

Nella regolazione a breve termine, che serve ad evitare di assumere eccessive quantità di cibo durante il singolo pasto e, di conseguenza, regola fame e sazietà, concorrono diversi fattori.

  • Con l’assunzione di cibo, le pareti del tratto gastrointestinale si distendono e inviano al cervello il segnale di sazietà.
  • Quando gli alimenti arrivano all’intestino, in particolare i grassi, produciamo gli ormoni colecistochinina e il peptide YY, che promuovono la diminuzione dell’assunzione di alimenti.
  • Dopo il pasto, il glucosio assunto finisce nel sangue e aumenta la produzione di insulina, anch’essa implicata nel favorire il senso di sazietà.
  • I processi che avvengono a livello della bocca, come la masticazione, la salivazione, la deglutizione, favoriscono la sensazione di sazietà dopo l’assunzione di una certa quantità di cibo.

Durante il digiuno vi è la produzione di un particolare ormone, la grelina, da parte delle cellule dello stomaco e dell’intestino. Questo ormone aumenta notevolmente prima di mangiare, e stimola così l’assunzione di cibo, per poi diminuire nella fase post-prandiale.

La regolazione a lungo termine ha lo scopo di mantenere nel tempo le riserve di energia del nostro corpo, e, di conseguenza, di controllare il nostro peso.

  • La riduzione nella concentrazione di glucosio nel sangue, così come quella dei grassi e delle proteine, favorisce la sensazione di fame.
  • Le cellule del tessuto adiposo, nel momento in cui le riserve energetiche aumentano al di sopra di una certa soglia, producono l’ormone leptina, che ha il compito di ridurre l’appetito.

La regolazione a lungo termine permette di mantenere costanti le riserve di nutrienti, quella a breve termine regola l’assunzione di piccole quantità di alimenti per volta, evitando di sovraccaricare l’apparato gastrointestinale.

I meccanismi sopraelencati si attivano in maniera ciclica ogni giorno, dal momento in cui ci svegliamo e regolano la nostra alimentazione. Si tratta di un sistema in cui alimentazione e produzione ormonale si influenzano a vicenda, e lo si può capire anche al fatto che tra i soggetti obesi spesso vi è uno sbilanciamento ormonale, con, in molti casi, una minore produzione di grelina e lo sviluppo dell’insulino resistenza.

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