L’intuizione di produrre nuovi piatti seguendo le indicazioni della comunità scientifica è del dott. Gianfranco Zippo, che ideò DietaDoc quando sul mercato non esisteva niente del genere.
Il nome DietaDoc è stato cambiato in DocFoody per rispettare le regole di pubblicazione sulle principali piattaforme pubblicitarie online.
Nel 2009, dopo anni di approfonditi studi e di ricerche scientifiche, avvalendosi della preziosa consulenza medica di un rinomato cardiologo, di un diabetologo, un endocrinologo e di un professore universitario di fitoterapia, il dott. Gianfranco Zippo creò più di 100 ricette dietetiche partendo dai piatti della tradizione italiana e della Dieta mediterranea e modificandone ingredienti e percentuali di dosaggio per renderli ancora più sani e genuini.
Essendo un grande appassionato della buona tavola, coinvolse un rinomato chef per trasformare le sue ricette dietetiche in piatti saporiti - facendo particolare attenzione ai processi di cottura - affinché il risultato fosse un piatto buono e al contempo rispettoso delle caratteristiche di salute necessarie a una dieta bilanciata e sana.
Infine, assieme a un tecnologo alimentare, nel 2010 selezionò il partner produttivo in grado di garantire i massimi standard qualitativi nella preparazione dei suoi Piatti Pronti e fondò DietaDoc. E scelse GrandGourmet Srl, la prima cucina specializzata in cotture a bassa temperatura aperta in Italia.
Nel 2020 purtroppo il dott. Gianfranco Zippo è venuto a mancare.
Noi di DocFoody lo portiamo nel nostro cuore con grande affetto, stima e riconoscenza: se oggi siamo qui è anche grazie al suo lavoro, alla sua passione e alla caparbietà e determinazione con cui ha affrontato questo ambizioso progetto.
Sarà stata la necessità di eliminare qualche chilo di troppo, sarà stata la voglia di contribuire a salvare il mondo dalla dilagante epidemia di obesità o sarà stata solo la sua grande passione per la cucina italiana, coltivata fin dalla giovane età, che ha spinto mio marito Gianfranco ad approfondire i suoi studi di medicina moderna per trovare il modo di applicare la teoria scientifica alla pratica: la pratica in cucina.
Dopo anni di ricerche, di approfondimenti e di prove ecco che una soleggiata mattina autunnale del 2009 qualcosa è cambiato. Non dimenticherò mai quel giorno.
Dopo una notte particolarmente agitata da qualcosa nella testa, Gianfranco mi sveglia di soprassalto e mi dice di aver avuto “un’idea incredibile, di quelle che capitano una volta nella vita, quelle che ti consentono di creare qualcosa di assolutamente innovativo e unico; qualcosa che cambia in meglio le abitudini delle persone”.
Davanti a una tazza di caffè, prosegue: “Questa idea ha a che fare con il mondo dell’alimentazione, delle diete, ma non è una dieta come le altre; una dieta come questa non esiste! L’ho pensata, studiata, creata, modificata e provata, funziona: i miei valori stanno migliorando e sto dimagrendo gradualmente, ogni giorno, semplicemente mangiando ciò che mi piace, ma preparandolo nel modo giusto.”
Seguendo la letteratura scientifica in campo alimentare e studiando approfonditamente tutte le pubblicazioni del dott. Berrino (epidemiologo di riconosciuta fama anche per lo studio Diana sulla dieta nei pazienti oncologici), infatti Gianfranco aveva capito come ottenere ottimi risultati sia per un graduale dimagrimento, sia per il benessere psicofisico che si potevano conseguire con una alimentazione corretta.
Questa era la sua idea fondante: una dieta personalizzata che tenesse sì conto dell’anamnesi del soggetto e che valutasse con attenzione gli esami ematochimici, ma soprattutto che fosse centrata sul controllo del carico glicemico.
Una dieta basata sui principi della dieta mediterranea - niente di trascendentale, ma comunque l’unica a essere riconosciuta dall’OMS - che però comportasse la sostituzione di alcuni ingredienti non adatti e l’aggiunta di erbe e spezie definite “promotori di salute”. Ma soprattutto una dieta appetibile, un cibo buono, gustoso che andasse decisamente lontano dal “tristissimo petto di pollo ai ferri”.
L’idea veramente nuova e vincente era quella di “far trovare alle persone una dieta che avesse queste caratteristiche, ma con pasti pronti già cucinati, solo da scaldare e mangiare, confezionati singolarmente e consegnati a domicilio”.
Gianfranco aveva capito che oltre al gusto dei piatti, la difficoltà per chiunque inizia una dieta è quella di procurarsi gli ingredienti giusti, pesarli e cucinarli, ogni giorno. E così, prima di aprire la società, ha iniziato lui a cucinare a casa i piatti bilanciati per amici intimi e parenti, che avevano il fortunato compito di assaggiare settimana dopo settimana le sue creazioni e di giudicare senza riserve la sua idea: il risultato è stato entusiasmante fin da subito; tutti quelli che hanno provato le sue pietanze hanno visto i risultati fin dalle prime settimane con la soddisfazione di mangiare qualcosa che con il nome “dieta” niente aveva a che fare.
E così nel 2010, colto da un improvviso spirito imprenditoriale, in maniera forse lungimirante e senza dubbio visionaria, con un pizzico di follia decide di fondare un’azienda a gestione familiare coinvolgendo, oltre ai suoi figli, anche altri soci: nasce così DietaDoc.
Gianfranco ha trascorso i 10 anni successivi tra laboratori e cucine investendo tutte le sue risorse, anche economiche, nella ricerca della perfezione: dalla selezione degli ingredienti alla costruzione delle ricette, dalle tecniche di cottura al confezionamento, dalla conservazione alla consegna a domicilio. E lo ha fatto a discapito di tutto il resto, rischiando il tutto per tutto come solo i Grandi fanno, raccogliendo riconoscimenti e successi in campo scientifico e commettendo grossolani errori in campo imprenditoriale.
Purtroppo, Gianfranco Zippo, medico chirurgo dentista, ci ha lasciati prematuramente un mese fa (il 3 settembre 2020, ndr) dopo una lunga e difficile malattia.
Prima di andarsene, grazie all’aiuto di pochi fedelissimi, è riuscito a vendere pezzi della società raccogliendo i denari necessari ad alleggerire me e i suoi figli da una difficile gestione aziendale e da una ancor più delicata fase liquidatoria e successoria.
Come spesso si legge di tanti avventurieri e precursori, anche lui non è riuscito a godere dei meritati riconoscimenti per essere stato il primo a creare qualcosa, ma sono sicura che Piero ed Enrico - i nuovi proprietari di DietaDoc - sapranno proseguire nel cammino intrapreso da mio marito e avverare il suo sogno.
Questo è quanto auguro loro con tutto il cuore.
Desidero approfittare di questo spazio proprio per ringraziare le persone che hanno accompagnato mio marito Gianfranco in questa avventura: oltre a me e ai suoi figli Vittorio, Ettore e Luigi, tanti sono gli amici che hanno collaborato e hanno creduto in lui.
Comincerei dall’amico di una vita il dr. Nerio Nesladek e da sua moglie Laura Litteri che da subito sono entrati a far parte della società.
Roberto Gruden, chef di riconosciuta fama che ci ha impartito le prime vere lezioni di cucina.
Enrico Denich, che ha aiutato e sostenuto Gianfranco anche nei momenti più difficili e lo ha incitato a crederci infondendogli il necessario ottimismo per andare avanti.
Alessandro Mocavero, caro amico che si è fatto carico della gestione economica dell’azienda nelle fasi più delicate.
Andrea Kosir, preziosissimo consulente e commercialista che ha gestito la nostra contabilità.
A voi un grazie di cuore per essere diventati veri amici; sappiate che mio marito non ha mai smesso di dirmelo e di volervi bene in tutti questi anni, finanche negli ultimi mesi di vita. E grazie anche a tutti quelli che non ho nominato ma che, in cuor loro, sanno di averci sostenuti e aiutati.
Aggiungo un pensiero personale rivolto a mio marito Gianfranco, uomo e padre di famiglia, onesto e serio, sempre tenace, combattivo e ottimista, proiettato nel futuro, forse proprio quel futuro che gli è stato strappato troppo presto.
Cristina Zippo
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