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Alimentazione sana

La guida ai grassi buoni: alleati della tua salute e del tuo benessere

Ultima revisione: 15/10/2025

Per troppo tempo, i grassi sono stati visti come il "nemico" della dieta, l'elemento da tagliare per dimagrire e stare in salute. La verità, supportata da decenni di scienza nutrizionale, è molto diversa: i grassi sono importanti, ma non tutti sono uguali!

I grassi insaturi 

Quando parliamo di "grassi buoni", ci riferiamo principalmente agli acidi grassi insaturi, che si dividono in due categorie chiave: 

  1. Grassi monoinsaturi (MUFA)

Aiutano a ridurre i livelli di colesterolo LDL ("cattivo") senza alterare il colesterolo HDL ("buono"), svolgendo un'azione protettiva sulle arterie. 

  • Dove si trovano: olio extravergine d'oliva (la fonte principale!), avocado, frutta secca (mandorle, nocciole) e alcuni semi. 
  1. Grassi polinsaturi (PUFA): omega-3 e omega-6

Questi sono definiti essenziali, perché il nostro corpo non è in grado di produrli autonomamente: dobbiamo assumerli per forza con la dieta. 

Omega-3 (EPA e DHA): famosi per le loro potenti proprietà antinfiammatorie 

  • Dove si trovano: nel pesce grasso (salmone, sgombro, sardine) e in forma di precursore in semi di lino e noci. 

Omega-6: essenziali per la struttura cellulare. È fondamentale mantenerli in un rapporto equilibrato con gli Omega-3. 

  • Dove si trovano: negli oli vegetali (girasole, mais, soia) e in molti tipi di frutta secca.  

 

I grassi da limitare 

Al contrario, gli acidi grassi trans (presenti in molti prodotti da forno industriali e cibi fritti) e un eccesso di acidi grassi saturi (carni rosse grasse, burro, oli tropicali come palma e cocco) dovrebbero essere limitati.  

Le linee guida raccomandano di sostituire i grassi saturi con i mono e polinsaturi per ottenere benefici cardiovascolari, sostituendo, ad esempio, il burro con l’olio, oppure le carni rosse con carni bianche. 

 

Il cuore protagonista: lo studio PREDIMED 

Uno degli studi più autorevoli a livello mondiale in nutrizione cardiovascolare è lo Studio PREDIMED (PREvención con DIeta MEDiterránea). Questo trial clinico randomizzato, condotto in Spagna, ha dimostrato che: 

  • L'adesione a una dieta mediterranea supplementata con olio extravergine d'oliva (EVO) o frutta secca porta a una riduzione significativa (circa del 30%) del rischio di eventi cardiovascolari gravi (come infarto del miocardio e ictus) rispetto a una dieta a basso contenuto di grassi. 

 

Questo risultato ha evidenziato come i grassi monoinsaturi e polinsaturi di alta qualità (soprattutto quelli dell'EVO) non solo migliorano il profilo lipidico, ma esercitano anche un'importante azione antiossidante e antinfiammatoria sulla parete dei vasi sanguigni. 

 

Il super-potere degli omega-3 sul cervello 

Studi recenti hanno suggerito che un alto indice di Omega-3 nel sangue è associato a una migliore funzione cognitiva e può contribuire a preservare la struttura e il volume del cervello in età avanzata, riducendo il rischio di neurodegenerazione e declino cognitivo. Agiscono migliorando la fluidità delle membrane e riducendo l'infiammazione cronica a livello neuronale. 

 

Consigli pratici per ogni giorno 

Integrare questi alleati nella tua dieta è semplice e delizioso: 

  1. - Scegli l’olio extra vergine di oliva come condimento principale (e a crudo, per preservare le sue proprietà antiossidanti). 

 

  1. - Consuma una manciata di frutta secca (noci, mandorle, anacardi) o semi (lino, chia, zucca) come spuntino o aggiungili a yogurt e insalate. 

 

  1. - Cerca di consumare pesce grasso (salmone, sgombro, aringhe, sardine) almeno 2-3 volte a settimana. 

 

  1. - Usa l'avocado come sostituto del burro o di altri grassi saturi su pane tostato o nelle salse. È ricco di grassi monoinsaturi e fibre. 

Prenditi cura del tuo cuore e del tuo cervello, e il modo migliore per farlo inizia proprio con una selezione saggia e consapevole dei grassi che porti in tavola! 

Grazie alla validazione medica, DocFoody offre piatti pronti bilanciati che facilitano il passaggio a un regime alimentare più sano, privilegiando i grassi insaturi per i massimi benefici. 

 

Articolo redatto da DocFoody
A cura di: dott.ssa Gaia Pandolfini
Ultima revisione: 15/10/2025