Questa svolta storica nel nostro Paese: dal primo ottobre 2025 l'Italia è la prima al mondo a riconoscerla per legge, un'opportunità cruciale per affrontare seriamente un'epidemia che riguarda milioni di persone. Ma cosa c'è davvero dietro i chili di troppo?
Non è solo "mangiare troppo e muoversi poco"
La spiegazione secondo cui l'obesità è un semplice squilibrio tra "calorie in entrata" e "calorie in uscita" è una semplificazione. Gli studi più autorevoli a livello internazionale, come quelli della Società Italiana dell'Obesità (SIO) evidenziano un quadro molto più complesso e multifattoriale.
Dietro il peso sulla bilancia si nasconde una fitta rete di fattori che interagiscono tra loro:
- Fattori genetici e ormonali: esiste una forte predisposizione genetica che influenza il metabolismo, la distribuzione del grasso e la regolazione dell'appetito. Mutazioni in geni come MC4R o del sistema leptina/recettore possono alterare la sensazione di sazietà e fame, rendendo la perdita di peso estremamente difficile per motivi puramente fisiologici.
- Fattori comportamentali e ambientali: l'accesso costante a cibi ad alta densità calorica (ricchi di zuccheri e grassi), unito alla riduzione dell'attività fisica quotidiana a causa dello stile di vita moderno, gioca un ruolo preponderante.
- Fattori metabolici e infiammatori: l'eccesso di tessuto adiposo, in particolare quello viscerale (sull'addome), ha delle conseguenze. Produce ormoni e molecole pro-infiammatorie che alterano l'insulina, l'appetito e, nel tempo, aumentano il rischio di diabete di tipo 2, ipertensione, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro.
L'obesità non è un fallimento morale o una mancanza di disciplina, ma il risultato dell'interazione tra una predisposizione individuale (genetica, ormonale) e un ambiente sfavorevole. Riconoscerlo è il primo passo per un trattamento efficace.
Che significato ha il riconoscimento ufficiale?
L'approvazione della Legge che riconosce l'obesità come malattia cronica, progressiva e recidivante inserita nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) è una svolta.
- Accesso alle cure: questo riconoscimento garantisce ai pazienti l'accesso a diagnosi, terapie e monitoraggio specialistico attraverso il Servizio Sanitario Nazionale, superando le disparità regionali.
- Approccio globale: sostituisce la visione individualistica con un approccio che richiede un team multidisciplinare (nutrizionisti, endocrinologi, psicologi, chirurghi bariatrici) per la gestione a lungo termine.
Grazie al riconoscimento ufficiale e all'impegno della comunità scientifica, abbiamo sempre più strumenti per affrontare l’obesità con competenza e un approccio integrato.