L'alimentazione può giocare un ruolo chiave nella riduzione del rischio di cancro al seno e sono sempre di più le ricerche che lo dimostrano.
Una dieta equilibrata, ricca di nutrienti e povera di sostanze infiammatorie, può aiutare a mantenere il corpo in uno stato ottimale, riducendo i fattori di rischio legati allo sviluppo del tumore.
Nel 2017 l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) ha stimato che il tumore alla mammella rappresenta il 28% delle neoplasie femminili e il più frequente in tutte le fasce di età della donna.
Un altro studio, presentato al Congresso Mondiale di Oncologia ASCO, ha coinvolto 49 mila donne in post menopausa tra i 50 e i 79 anni e ha dimostrato che le donne che seguono una dieta bilanciata povera di grassi vanno incontro ad una riduzione del 21% del rischio di morte per tumore del seno.
Quali alimenti ci possono aiutare a prevenire il tumore al seno?
Esistono alcuni alimenti che sono universalmente riconosciuti come protettivi contro il cancro al seno e si trovano nella nostra tradizionale Dieta Mediterranea. L’adozione di un’alimentazione di tipo mediterraneo può prevenire circa il 15-20% l’insorgenza del tumore alla mammella.
In generale è bene seguire una dieta varia, basata su alimenti vegetali e integrali come frutta, verdura, cereali integrali e fonti proteiche magre.
L’obesità è un fattore di rischio direttamente collegato all’insorgenza della malattia, probabilmente legato all’aumento del tessuto adiposo, che inizia a produrre estrogeni, ormoni stimolanti per la ghiandola mammaria.
Tra i cibi particolarmente raccomandati troviamo:
• Alimenti ricchi di fitoestrogeni: ormoni di origine vegetale che limitano l’azione degli estrogeni. Tra questi alimenti troviamo la soia e i suoi derivati (come il tofu), i legumi, le fragole, i mirtilli, i lamponi e le pesche.
• Verdure crucifere (come broccoli e cavoli): ricche di composti fitochimici con proprietà antitumorali, che ostacolano la crescita del tumore e riducono l’azione degli estrogeni.
• Alimenti ricchi di beta-carotene: come le arance rosse e le carote, ha proprietà antiossidanti e inibisce la crescita delle cellule tumorali.
• Frutti di bosco: noti per il loro alto contenuto di antiossidanti.
• Legumi e fibre: aiutano a regolare i livelli di estrogeni nel corpo.
• Grassi sani: come gli Omega 3 presenti nei pesci grassi (salmone, sardine), che possono ridurre l'infiammazione nel corpo e contrastare la crescita delle cellule tumorali.
Vi sono poi degli alimenti di cui è meglio limitare l’assunzione, tra cui:
• Carni rosse: che possono contenere sostanze cancerogene e promuovono l’infiammazione. In generale, il World Cancer Research Fund raccomanda di non oltrepassare la dose di 350-500 grammi alla settimana di carne, tra quella rossa e quella bianca (il peso si riferisce alla carne cotta).
• Salumi, insaccati e carni in scatola: da ridurre in minima quantità o evitare del tutto, poiché sono cancerogeni.
• Alimenti contenenti zucchero, come dolci, merendine e prodotti da forno, bevande zuccherate, che contribuiscono all’insorgenza dell'obesità.
• Bevande alcoliche: l'alcol è una sostanza cancerogena e può influenzare i livelli di estrogeni e di altri ormoni.
Un approccio globale
Oltre ai singoli alimenti, è fondamentale considerare anche l'approccio globale alla dieta. Nessun alimento preso da solo consente di sostituire l’esigenza di un’alimentazione equilibrata e completa.
Una dieta sana, dunque, ha un ruolo importante nella prevenzione del tumore al seno e può portare con sé benefici innegabili, che abbattono anche altri fattori di rischio: il calo di peso, il desiderio maggiore a praticare un regolare movimento fisico e la diminuzione anche sostanziale nel consumo di bevande alcoliche.