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Alimentazione sana

Alimenti fermentati per la salute intestinale: quali scegliere e come assumerli

Ultima revisione: 14/05/2025

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha rivolto crescente attenzione al ruolo del microbioma intestinale nella nostra salute. Questo complesso ecosistema di batteri, virus e funghi, che abita il tratto digerente, influenza non solo la digestione, ma anche il sistema immunitario, il metabolismo e persino l’equilibrio emotivo. Con l’alimentazione abbiamo un alleato naturale per mantenerlo in salute: i cibi fermentati.

Cosa sono i cibi fermentati?

I cibi fermentati sono alimenti trasformati attraverso l’azione di microrganismi benefici, come batteri lattici, lieviti o muffe. Questo processo, noto come fermentazione, produce composti bioattivi e arricchisce l’alimento di probiotici, microrganismi vivi che, se assunti in quantità adeguata, apportano benefici alla salute.

Alcuni esempi comuni includono:

•    Kefir: una bevanda fermentata ricca di una vasta gamma di probiotici, spesso più diversificati rispetto allo yogurt.
•    Yogurt: particolarmente quello naturale e senza zuccheri aggiunti, è fonte di batteri lattici benefici.
•    Crauti non pastorizzati: cavolo fermentato che, oltre ai probiotici, contiene metaboliti che proteggono le cellule intestinali dall’infiammazione.
•    Kimchi, miso, tempeh: alimenti fermentati tradizionali asiatici con effetti positivi sul microbioma.

Alimenti fermentati e microbiota: cosa dice la scienza

Uno studio pubblicato su Cell (2021) condotto da ricercatori della Stanford University ha dimostrato che una dieta ricca di alimenti fermentati può aumentare la diversità del microbiota intestinale e ridurre i marcatori di infiammazione sistemica. In particolare, i partecipanti che hanno consumato regolarmente yogurt, kefir, kimchi e verdure fermentate hanno mostrato un aumento significativo di batteri benefici e una riduzione delle citochine pro-infiammatorie.

Un altro lavoro pubblicato su Nutrients ha evidenziato che l’assunzione di cibi fermentati, grazie al contenuto di probiotici naturali, può aiutare a migliorare la funzione della barriera intestinale e modulare positivamente il sistema immunitario, favorendo una maggiore resistenza alle infezioni gastrointestinali e ad alcune malattie infiammatorie croniche.

I benefici dei cibi fermentati sulla salute generale

Oltre a sostenere la salute intestinale, i cibi fermentati sono associati ad altri effetti benefici sulla salute globale:

•    Supporto al sistema immunitario: grazie all’interazione tra microbi intestinali e cellule immunitarie.
•    Digestione migliorata: i probiotici aiutano a regolare il transito intestinale e a ridurre disturbi come gonfiore o costipazione.
•    Assorbimento dei nutrienti: la fermentazione può rendere alcune vitamine (come la B12 e la K2) più biodisponibili.
•    Regolazione dell’umore: diversi studi suggeriscono che il microbiota intestinale può influenzare la produzione di neurotrasmettitori, come la serotonina, con potenziali effetti positivi sull’umore e sulla salute mentale.

Come integrare i cibi fermentati nella dieta quotidiana

I benefici degli alimenti fermentati sono molto facili da ottenere, perché non richiedono uno stravolgimento della dieta, ma solo l’aggiunta di una piccola porzione al giorno. 

Alcuni suggerimenti pratici:

•    Aggiungi una porzione di yogurt o kefir a colazione o come spuntino.
•    Usa i crauti non pastorizzati o il kimchi come contorno o condimento per piatti principali.
•    Integra miso o tempeh in zuppe, insalate o piatti a base di verdure.
•    Bevi kombucha al posto di bevande zuccherate.

La varietà è fondamentale: alternare diverse fonti di fermentati permette di introdurre una gamma più ampia di microrganismi benefici.

Prendersi cura del proprio intestino attraverso una dieta ricca di cibi fermentati e fibre non è solo una scelta salutare, ma anche un investimento a lungo termine per il benessere generale. Puoi iniziare oggi stesso a nutrire il tuo microbioma!

 

Articolo redatto da DocFoody
A cura di: dott.ssa Gaia Pandolfini
Ultima revisione: 14/05/2025