Impegnati con il lavoro e in luoghi non proprio idonei come l'ufficio, ci ritroviamo spesso a sbranare il cibo, mastichiamo velocemente, perdendo il gusto e il piacere di mangiare. Così il pasto diventa poco gratificante e il segnale di sazietà non arriva. Allora capita che si ecceda nelle porzioni, si sottostimi la quantità di cibo ingerito e si rimanga insoddisfatti o peggio affamati, con il rischio di continuare a cercare cibo anche dopo il pasto e con il pericolo di essere poi attratti da dolciumi e snack poco salutari.
Il pasto come un rituale di benessere.
Qual è l'approccio corretto al pasto? Innanzitutto quello di considerarlo un rituale di benessere dedicato a te stesso. Ritargliati il tempo giusto, non meno di 20-30 minuti, da dedicare esclusivamente al mangiare.
Prenditi una pausa di benessere da tutto il resto, che sia funzionale alle tue esigenze: metti una musica piacevole e rilassante se la tua giornata è stata particolarmente rumorosa, se invece sei in ufficio e non puoi spostarti in un altro luogo per consumare il tuo pasto, stacca lo sguardo dallo schermo del computer e da quello dello smartphone, e rendi questo momento unico e irripetibile.
Ritualizzare il momento del pasto è importante: si recupera la componente del piacere, si rafforza l'attitudine ad evitare i fuoripasto e si dà importanza e valore al cibo!
Ritrova la serenità nel momento del pasto e ti sentirai più sazio.
Assaporare quello che abbiamo nel piatto è un forma di meditazione. Prima di mangiare allontana più possibile i pensieri tossici e le preoccupazioni: inizia respirando profondamente ad occhi chiusi, inspira con il naso ed espira con la bocca, prendi contatto con il tuo corpo, fai attenzione all'espansione del tuo torace e poi allo svuotamento dei polmoni, concentrati solo su questo.
Qualche atto respiratorio profondo può aiutare a rilassarti.
Il piacere del cibo inizia prima che l'alimento entri in bocca.
Fai caso ai colori delle pietanze. Poi con l'olfatto aggiungi gli odori, assapora a piccoli bocconi e aggiungi le sensazioni tattili ed uditive che completano tutte le sfumature del nostro piatto.
Questo modo di sperimentare il mangiare può regalarti profonde sensazioni di piacere, appagamento, gratificazione e sazietà, che ti consentiranno di arrivare al pasto successivo più sazio, evitando spiacevoli difficoltà digestive, di tensione e irritabilità gastrica o di gonfiore addominale.
Coccolati come faresti con un ospite.
Imparare a volersi bene è fondamentale per ritrovare armonia nell’alimentazione. Immagina di ricevere un caro amico o una cara amica, nel momento in cui gli apri la porta, ti viene voglia di offrire tutto il meglio possibile.
Scegli con cura i prodotti, prepari i piatti con amore, prepari l’atmosfera. Ebbene sì, ti meriti esattamente le stesse attenzioni e lo stesso amore che offri alle persone che ami. L’amore trasforma la nostra relazione con l’alimentazione e abbellisce la nostra maniera di nutrirci. Se amo me stesso, starò attento al cibo che introduco nel mio corpo. Se provo amore nei miei confronti, imparo a fare tutt’uno con gli alimenti che consumo.
Il cibo che mangio costituisce la materia del mio corpo fisico e contribuisce al mio equilibrio psicologico. Gli alimenti mi forniscono l’energia e contribuiscono a mantenere alto il tono del mio umore.