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Alimentazione sana

La nuova piramide alimentare

La piramide alimentare è uno strumento visivo per definire i quantitativi da assumere di ciascun gruppo di alimenti. Spesso la vediamo appesa negli studi medici o nei locali di ristorazione collettiva. Negli ultimi anni, l'immagine classica della piramide si è arricchita di alcuni elementi.

La classica piramide alimentare

La piramide alimentare descrive visivamente di quali alimenti dovremmo limitare il consumo e di cosa invece abbiamo necessità ogni giorno. A colpo d'occhio vediamo alla base gli alimenti di cui abbiamo bisogno ad ogni pasto, spostandoci verso l’alto troviamo ciò che dobbiamo assumere con frequenza settimanale.

Oltre a definire la frequenza nel consumo di alcuni alimenti, la piramide alimentare rappresenta l'indicazione di variare tra i gruppi alimentari, alternandoli nel corso della settimana. La prima piramide alimentare è stata presentata dal Dipartimento dell'Agricoltura Americano (USDA), nel 1992. A partire da quel momento sono apparse molte piramidi in tutto il mondo, a seconda delle abitudini alimentari di ogni Paese.
Al giorno d’oggi, con l'abbondanza di cibo che abbiamo a disposizione e la sempre più diffusa sedentarietà, l'alimentazione è un tema centrale per la prevenzione di diverse patologie.

Il modello della dieta mediterranea è un regime alimentare preventivo, supportato da numerose evidenze scientifiche.
Infatti la piramide della dieta mediterranea è stata una delle prime piramidi ad essere definite. Nonostante i principi della dieta mediterranea si conoscano da molto tempo, la sua piramide negli anni ha subito diverse modifiche, seguendo le nuove evidenze scientifiche sull’alimentazione.

La piramide alimentare italiana è stata formulata dai ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma nel 2005 e si basa sui principi della dieta mediterranea. In basso troviamo gli alimenti base della nostra, la verdura, la frutta, l’acqua e i cereali, seguiti da ciò che dovremmo consumare a frequenza settimanale come il latte e i latticini, il pesce, le uova, i legumi, i condimenti, infine ciò che dovremmo consumare una volta a settimana, o anche meno, i dolci e gli alcolici.

 

La nuova versione

Nel 2009, l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) ha presentato una piramide alimentare italiana aggiornata. Lo schema base è quello della piramide classica, in aggiunta vengono messi in evidenza il consumo di frutta secca e di spezie, queste ultime per permettere la limitazione nel consumo di sale. Inoltre, include alla base una serie di elementi che la rendono graficamente una sorta di “riepilogo” dello stile di vita sano.

piramide alimentareLa piramide alimentare presentata nel 2009 dall’INRAN

 

Gli elementi che troviamo alla base sono:

  • attività fisica regolare, necessaria per contrastare i danni provocati dall’eccessiva sedentarietà;
  • convivialità, il piacere dello stare con gli altri, mangiare assieme socializzando;
  • rispetto della stagionalità, per assumere prodotti con le migliori caratteristiche merceologiche e nutrizionali;
  • consumo di prodotti locali, per conservare i sapori della tradizione e rendere la propria alimentazione sostenibile.

Un anno dopo l’UNESCO ha accolto la candidatura di Italia, Spagna, Grecia e Marocco e ha reso la dieta mediterranea parte dei Patrimoni Culturali Immateriali dell'umanità, enunciando queste frasi tra le motivazioni: “La Dieta Mediterranea è molto più che un semplice elenco di alimenti o tabella nutrizionale. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo”.

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