Alimentazione sana
In una dieta bilanciata i carboidrati costituiscono la fonte principale di energia a rapida utilizzazione: l’apporto energetico dei carboidrati dovrebbe mantenersi, infatti, tra il 50 e il 65% delle calorie totali assunte giornalmente.
Meno chiaro è quanti zuccheri semplici si possono assumere: secondo FAO e OMS l’apporto massimo dovrebbe essere del 10% (pari a 50 g al giorno). Considerate che in una sola lattina di bibita dolce ce ne sono ben 35.
Per imparare a nutrirci bene è importante sapere cosa c’è nel piatto. Per questo cerchiamo di semplificare un po’ di biochimica parlando dei Carboidrati.
Nutrienti
I nutrienti degli alimenti sono divisi in tre grandi categorie:
Macronutrienti
I macronutrienti sono rappresentati da:
I carboidrati, conosciuti anche come zuccheri o glucidi, sono molecole composte da carbonio, idrogeno e ossigeno; ; a seconda della loro struttura chimica vengono classificati in:
L’eccesso di carboidrati, soprattutto semplici e raffinati, può causare carie dentale, sovrappeso, insulino-resistenza, diabete, aterosclerosi e, secondo alcuni studi recenti, persino l’Alzheimer.
I carboidrati ingeriti con gli alimenti vengono metabolizzati dall’organismo che li trasforma in glucosio. Il glucosio, non utilizzato subito come fonte di energia, viene trasformato in glicogeno e immagazzinato nel fegato e nei muscoli per effetto dell’ormone insulina.
La parte immagazzinata nei muscoli può soltanto essere convertita in energia durante l’attività fisica. Il glicogeno stoccato nel fegato può essere invece rimesso in circolazione nel sangue e trasformato in glucosio in caso di necessità (ossia in caso di glicemia bassa, cioè carenza di glucosio). Il rilascio del glicogeno da parte del fegato è regolato dall’ormone glucagone, il quale svolge, grosso modo, il ruolo opposto a quello dell’insulina.
I carboidrati presenti nel sangue che superano la capacità di riserva di fegato e muscoli, vengono stoccati sotto forma di grasso in attesa di carestie, in passato molto comuni, oggi molto rare nei paesi industrializzati.
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