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Alimentazione sana

Errori comuni nella dieta Low FODMAP: cosa evitare per ottenere benefici reali

Ultima revisione: 28/05/2025

La dieta Low FODMAP è una delle strategie più efficaci per gestire i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile (IBS), come gonfiore, crampi e irregolarità intestinale. Tuttavia, molti commettono errori nella sua applicazione, rischiando di comprometterne i benefici. In questo articolo analizziamo gli errori più comuni della dieta FODMAP e offriamo consigli pratici per evitarli.

1. Eliminare interi gruppi alimentari senza motivo

Eliminare completamente interi gruppi alimentari può portare a carenze nutrizionali. Ad esempio, alcuni vegetali sono tollerati, altri solo in piccole quantità, altri sono da eliminare.

Consiglio: Utilizzare risorse affidabili, come la nostra guida o l'app Monash FODMAP, per identificare le porzioni sicure e mantenere una dieta equilibrata.

2. Ignorare l’effetto cumulativo dei FODMAP

Anche se un alimento è a basso contenuto di FODMAP, consumarne più porzioni nello stesso pasto può superare la soglia di tolleranza e causare sintomi. Non è solo cosa mangi, ma quanto e assieme a cosa.

Consiglio: Valuta sempre il carico totale di FODMAP nel piatto, non solo il singolo alimento. Usa strumenti affidabili come l’app Monash per aiutarti.

3. Prolungare eccessivamente la fase di eliminazione

La dieta Low FODMAP si articola in tre fasi: eliminazione (2-6 settimane), reintroduzione e mantenimento personalizzato. Prolungare la fase di eliminazione può portare a carenze nutrizionali e alterazioni del microbiota intestinale. Uno studio ha evidenziato che una dieta Low FODMAP può ridurre la diversità del microbiota, con potenziali effetti negativi sulla salute intestinale.

Consiglio: Seguire attentamente le fasi della dieta per garantire un equilibrio nutrizionale adeguato.

4. Trascurare altri fattori scatenanti

Oltre ai FODMAP, altri fattori come stress, caffeina, alcol e pasti irregolari possono influenzare i sintomi gastrointestinali. Ignorare questi fattori può limitare l’efficacia della dieta. 

Consiglio: Adottare un approccio olistico che includa la gestione dello stress, l’attività fisica regolare e abitudini alimentari sane.

5. Non reintrodurre gli alimenti

La fase di reintroduzione è fondamentale per identificare i FODMAP specifici che causano sintomi. Saltare questa fase può portare a restrizioni alimentari inutili e a una dieta monotona.

Consiglio: Reintrodurre gli alimenti uno alla volta, monitorando i sintomi, per personalizzare la dieta in base alla propria tolleranza.

La dieta Low FODMAP può offrire una riduzione significativa dai sintomi gastrointestinali, ma solo se seguita correttamente. Evitare gli errori comuni e lavorare con professionisti qualificati può fare la differenza tra successo e frustrazione.

 

Articolo redatto da DocFoody
A cura di: dott.ssa Gaia Pandolfini
Ultima revisione: 28/05/2025