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ANTIOSSIDANTE
2 -
ANTINFIAMMATORIO
3 -
IPOGLICEMIZZANTE
Incorporare queste erbe aromatiche nella tua dieta può aiutare a migliorare la tua salute generale e a prevenire l'invecchiamento precoce. Ricorda sempre di utilizzare erbe fresche e biologiche per ottenere il massimo dei benefici.
Ecco alcune delle erbe aromatiche più note per le loro proprietà antiossidanti:
I principali composti antiossidanti presenti nel rosmarino sono:
Inoltre, il rosmarino ha un alto contenuto di vitamina C, un altro potente antiossidante che aiuta a rafforzare il sistema immunitario e proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi.
In sintesi, il rosmarino è un antiossidante grazie alla presenza di diversi composti chimici che lavorano insieme per proteggere le cellule del corpo dai danni causati dai radicali liberi. Queste proprietà antiossidanti rendono il rosmarino un'aggiunta preziosa a una dieta sana ed equilibrata.
I principali composti antiossidanti presenti nel basilico sono:
Incorporare il basilico nella dieta può quindi contribuire a migliorare la salute generale e a prevenire l'insorgenza di malattie legate allo stress ossidativo. Tuttavia, è importante ricordare che il consumo di basilico da solo non è sufficiente per garantire una salute ottimale; è fondamentale seguire una dieta equilibrata e uno stile di vita sano.
L'origano, in particolare, è ricco di composti fenolici come il rosmarinico e l'acido caffeico, oltre a flavonoidi come la quercetina e l'apigenina. Questi composti hanno dimostrato di avere proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antimicrobiche.
Inoltre, l'origano contiene un composto chiamato carvacrol, che è stato studiato per le sue potenti proprietà antiossidanti. Il carvacrol è responsabile del caratteristico aroma dell'origano e contribuisce anche alle sue proprietà benefiche per la salute.
Inoltre, l'origano è ricco di vitamine e minerali, come la vitamina C, la vitamina E, il calcio e il potassio, che hanno anch'essi proprietà antiossidanti. Questi nutrienti aiutano a rafforzare il sistema immunitario e a proteggere il corpo dai danni ossidativi.
In sintesi, l'origano è un antiossidante grazie alla presenza di vari composti chimici che lavorano insieme per proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi. Aggiungere l'origano alla dieta può contribuire a migliorare la salute generale e prevenire alcune malattie legate all'ossidazione cellulare.
Il timo è particolarmente ricco di due potenti antiossidanti: il rosmarinico e l'acido ursolico.
L'acido rosmarinico è un composto fenolico che si trova anche in altre piante aromatiche come il rosmarino e la menta. Ha proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche e antivirali.
L'acido ursolico, invece, è un triterpenoide che ha dimostrato di avere proprietà antinfiammatorie, antitumorali e cardioprotettive.
Inoltre, il timo è una fonte eccellente di vitamina C, un altro potente antiossidante che aiuta a rafforzare il sistema immunitario e a proteggere le cellule dai danni ossidativi. La combinazione di questi composti antiossidanti nel timo lo rende un'aggiunta preziosa alla dieta per promuovere la salute e il benessere.
Tra i principali composti antiossidanti presenti nella salvia ci sono:
Incorporare la salvia nella tua dieta può aiutare a migliorare la tua salute generale e sostenere il tuo corpo nella lotta contro i radicali liberi. Tuttavia, è importante ricordare che una dieta equilibrata e uno stile di vita attivo sono fondamentali per mantenere una buona salute e prevenire le malattie.
Tra i principali composti antiossidanti presenti nel prezzemolo troviamo:
In sintesi, il prezzemolo ha proprietà antiossidanti grazie alla presenza di vitamine, flavonoidi e altri composti bioattivi che aiutano a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi e a promuovere la salute generale.
La menta (Mentha spp.) ha proprietà antiossidanti principalmente a causa dei composti bioattivi presenti nelle sue foglie. Questi composti includono flavonoidi, acidi fenolici e terpenoidi, che sono noti per le loro proprietà antiossidanti.
Le proprietà antiossidanti della menta possono essere attribuite a diversi fattori:
In sintesi, la menta ha proprietà antiossidanti a causa dei composti bioattivi presenti nelle sue foglie, che lavorano insieme per neutralizzare i radicali liberi e proteggere le cellule dai danni.
Alcuni dei principali composti antiossidanti presenti nel coriandolo includono:
Incorporare il coriandolo nella tua dieta può essere un modo gustoso e salutare per aumentare l'apporto di antiossidanti e sostenere la tua salute generale. Tuttavia, è importante ricordare che una dieta equilibrata e uno stile di vita attivo sono fondamentali per il benessere complessivo.
Il peperoncino è un antiossidante perché contiene una sostanza chiamata capsaicina, che è responsabile del suo sapore piccante. La capsaicina ha proprietà antiossidanti, il che significa che aiuta a proteggere le cellule del corpo dai danni causati dai radicali liberi. I radicali liberi sono molecole instabili che possono danneggiare le cellule e contribuire all'invecchiamento e a varie malattie.
Inoltre, il peperoncino è ricco di vitamine, in particolare la vitamina C e la vitamina A, che sono anch'esse potenti antiossidanti. Queste vitamine aiutano a rafforzare il sistema immunitario, a mantenere la pelle sana e a proteggere la vista.
Incorporare il peperoncino nella tua dieta può essere un modo gustoso per aumentare l'apporto di antiossidanti e sostenere la tua salute generale. Tuttavia, è importante ricordare che il consumo eccessivo di peperoncino può causare irritazione al tratto gastrointestinale, quindi è meglio consumarlo con moderazione.
La curcuma è un antiossidante perché contiene un composto chiamato curcumina, che è responsabile delle sue proprietà antiossidanti. La curcumina è un potente antiossidante che neutralizza i radicali liberi direttamente e stimola anche la produzione di enzimi antiossidanti nel corpo.
Questo aiuta a ridurre lo stress ossidativo e a prevenire l'infiammazione, che può essere alla base di molte malattie croniche come le malattie cardiovascolari, il diabete e il cancro. Incorporare la curcuma nella tua dieta può essere un modo efficace per aumentare il tuo apporto di antiossidanti e sostenere la tua salute generale.
Tuttavia, è importante ricordare che la curcuma da sola non è una soluzione completa per la salute e il benessere. Mantenere uno stile di vita attivo e seguire una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura, proteine magre e grassi sani è fondamentale per il raggiungimento dei tuoi obiettivi di fitness e salute a lungo termine.
Uno dei principali composti antiossidanti presenti nello zenzero è il gingerolo, che è responsabile del sapore piccante dello zenzero. Il gingerolo ha proprietà anti-infiammatorie e antiossidanti che possono aiutare a ridurre lo stress ossidativo nel corpo e promuovere la salute generale.
Incorporare lo zenzero nella tua dieta può essere un modo efficace per aumentare l'apporto di antiossidanti e sostenere il tuo percorso verso una vita sana e attiva. Puoi aggiungere lo zenzero fresco o in polvere ai tuoi pasti, oppure bere tè allo zenzero per beneficiare delle sue proprietà antiossidanti.
Il pepe nero è un antiossidante perché contiene un composto chiamato piperina. La piperina è responsabile del sapore piccante del pepe nero e ha dimostrato di possedere proprietà antiossidanti.
Incorporare il pepe nero nella tua dieta può essere utile per la tua salute generale, poiché gli antiossidanti supportano il sistema immunitario e aiutano a ridurre l'infiammazione nel corpo.
Sebbene queste erbe aromatiche possano offrire benefici anti-infiammatori, è sempre consigliabile consultare un medico o un esperto di erboristeria prima di utilizzarle per scopi terapeutici, specialmente se si assumono farmaci o si hanno condizioni mediche preesistenti.
Ecco alcune delle più comuni:
Il rosmarino è un anti-infiammatorio grazie ai suoi composti bioattivi, in particolare l'acido rosmarinico e il carnosolo. Questi composti hanno proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antimicrobiche che contribuiscono a ridurre l'infiammazione nel corpo.
L'acido rosmarinico è un polifenolo che agisce inibendo la produzione di sostanze pro-infiammatorie, come le prostaglandine e i leucotrieni. Inoltre, l'acido rosmarinico è in grado di neutralizzare i radicali liberi, che sono molecole instabili che possono causare danni alle cellule e contribuire all'infiammazione.
Il carnosolo, un altro composto presente nel rosmarino, ha dimostrato di avere proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Esso agisce inibendo la produzione di enzimi infiammatori, come la cicloossigenasi-2 (COX-2), che è coinvolta nella sintesi delle prostaglandine.
Inoltre, il rosmarino contiene altri composti, come i terpeni e i flavonoidi, che possono contribuire alle sue proprietà anti-infiammatorie. Pertanto, l'utilizzo del rosmarino, sia come erba aromatica che come estratto, può aiutare a ridurre l'infiammazione e promuovere la salute generale.
La curcuma (Curcuma longa) è una pianta perenne della famiglia delle Zingiberaceae, strettamente imparentata con lo zenzero. La parte utilizzata per scopi medicinali è il rizoma, che viene essiccato e macinato per produrre la polvere di curcuma.
La curcuma contiene un composto chiamato curcumina, che è responsabile delle sue proprietà anti-infiammatorie. La curcumina agisce inibendo l'attività di diverse molecole e vie di segnalazione coinvolte nei processi infiammatori nel corpo, come la cicloossigenasi-2 (COX-2), la lipossigenasi e la produzione di citochine pro-infiammatorie.
Inoltre, la curcumina ha dimostrato di avere proprietà antiossidanti, che aiutano a neutralizzare i radicali liberi nel corpo e a ridurre lo stress ossidativo. Questo può contribuire a ridurre l'infiammazione e a prevenire danni alle cellule.
Tuttavia, è importante notare che la biodisponibilità della curcumina è piuttosto bassa, il che significa che viene assorbita in misura limitata dall'organismo. Per aumentare la biodisponibilità della curcumina, è possibile associarla a piperina, un composto presente nel pepe nero, che ne aumenta l'assorbimento.
Le proprietà anti-infiammatorie dello zenzero derivano dai suoi composti chimici, in particolare dai gingeroli e shogaoli. Questi composti agiscono inibendo la produzione di sostanze pro-infiammatorie nel corpo, come le prostaglandine e i leucotrieni.
Inoltre, lo zenzero ha dimostrato di avere effetti antiossidanti, che aiutano a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi. Questa combinazione di proprietà anti-infiammatorie e antiossidanti rende lo zenzero un rimedio naturale efficace per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione in diverse condizioni, come l'artrite, i dolori muscolari e le infiammazioni del tratto gastrointestinale.
Tuttavia, è importante ricordare che, sebbene lo zenzero possa offrire sollievo in alcuni casi, non sostituisce i trattamenti medici tradizionali.
La salvia (Salvia officinalis) è una pianta conosciuta per le sue proprietà anti-infiammatorie grazie ai suoi composti bioattivi. Questi composti agiscono in diversi modi per ridurre l'infiammazione nel corpo.
Ecco alcuni dei motivi principali per cui la salvia ha proprietà anti-infiammatorie:
È importante notare che la salvia può essere utilizzata come integratore o come parte di una dieta equilibrata per sfruttare al meglio le sue proprietà anti-infiammatorie.
Il timo (Thymus vulgaris) è una pianta aromatica conosciuta per le sue proprietà anti-infiammatorie, che sono principalmente dovute ai suoi composti bioattivi. Tra questi composti, il più importante è il timolo, un fenolo naturale che possiede proprietà antiossidanti, antibatteriche e antifungine.
Le proprietà anti-infiammatorie del timo sono attribuibili alla sua capacità di inibire la produzione di mediatori infiammatori, come le prostaglandine e le citochine. Questi mediatori sono responsabili della risposta infiammatoria dell'organismo a infezioni, lesioni o altre irritazioni.
Il timolo agisce inibendo la produzione di queste sostanze, riducendo così l'infiammazione e il dolore associato. Inoltre, il timo contiene altri composti, come il carvacolo, il p-cimene e il γ-terpinene, che contribuiscono alle sue proprietà anti-infiammatorie. Questi composti lavorano in sinergia per potenziare l'effetto anti-infiammatorio del timo.
È importante notare che il timo può essere utilizzato sia internamente che esternamente per trattare diverse condizioni infiammatorie. Ad esempio, può essere consumato come tisana o utilizzato come olio essenziale per massaggi e inalazioni.
Il prezzemolo è una pianta erbacea molto utilizzata in cucina per il suo aroma e sapore, ma è anche conosciuta per le sue proprietà anti-infiammatorie. Queste proprietà sono dovute principalmente alla presenza di diversi composti bioattivi, tra cui flavonoidi, carotenoidi e vitamina C.
I flavonoidi, in particolare, sono potenti antiossidanti che aiutano a ridurre l'infiammazione nel corpo combattendo i radicali liberi.
Inoltre, il prezzemolo è ricco di vitamina C, che è un altro antiossidante che contribuisce a rafforzare il sistema immunitario e a ridurre l'infiammazione.
Anche i carotenoidi presenti nel prezzemolo, come il beta-carotene, hanno proprietà anti-infiammatorie. Essi agiscono come antiossidanti e aiutano a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi.
Inoltre, il prezzemolo contiene un composto chiamato apigenina, che è stato studiato per le sue proprietà anti-infiammatorie e antitumorali. L'apigenina può aiutare a ridurre l'infiammazione inibendo la produzione di sostanze chimiche infiammatorie nel corpo.
In sintesi, il prezzemolo ha proprietà anti-infiammatorie grazie alla presenza di diversi composti bioattivi, tra cui flavonoidi, carotenoidi, vitamina C e apigenina. Questi composti lavorano insieme per ridurre l'infiammazione e proteggere il corpo dai danni causati dai radicali liberi.
Il pepe nero (Piper nigrum) è noto per le sue proprietà antinfiammatorie grazie al suo principio attivo, la piperina. La piperina è un alcaloide che ha dimostrato di avere effetti antinfiammatori in diversi studi scientifici.
Questo composto agisce inibendo la produzione di sostanze chimiche pro-infiammatorie nel corpo, come le citochine, riducendo così l'infiammazione. Inoltre, la piperina può aumentare l'assorbimento di altri composti antinfiammatori, come la curcumina, che si trova nella curcuma.
Questo effetto sinergico può migliorare ulteriormente le proprietà antinfiammatorie del pepe nero quando viene consumato insieme ad altri alimenti o integratori.
Le erbe aromatiche con proprietà ipoglicemizzanti sono quelle che aiutano a ridurre i livelli di zucchero nel sangue e, sebbene queste possano avere effetti positivi per la salute, è fondamentale consultare un medico o un nutrizionista prima di integrarle nella propria dieta, specialmente se si soffre di diabete o si assumono farmaci per il controllo della glicemia.
Alcune di queste erbe sono:
Le proprietà ipoglicemizzanti del ginseng sono dovute ai suoi composti attivi chiamati ginsenosidi. Questi composti hanno dimostrato di avere effetti benefici sulla regolazione della glicemia, in particolare per le persone con diabete o a rischio di diabete.
I ginsenosidi possono agire in diversi modi per abbassare i livelli di zucchero nel sangue, tra cui:
L'alloro (Laurus nobilis) è una pianta conosciuta per le sue proprietà medicinali, tra cui l'effetto ipoglicemizzante. Questo effetto si riferisce alla capacità di abbassare i livelli di glucosio nel sangue, il che può essere utile per le persone affette da diabete o che cercano di controllare i loro livelli di zucchero nel sangue.
L'azione ipoglicemizzante dell'alloro è dovuta alla presenza di composti bioattivi nelle sue foglie, come i flavonoidi, gli alcaloidi e gli oli essenziali. Questi composti lavorano insieme per migliorare la sensibilità all'insulina, stimolare la secrezione di insulina e rallentare l'assorbimento di glucosio nell'intestino.
Inoltre, alcuni studi suggeriscono che l'alloro può anche avere un effetto protettivo sulle cellule del pancreas che producono insulina.
L'origano (Origanum vulgare) è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, conosciuta per le sue proprietà culinarie e medicinali. Una delle sue proprietà è quella di agire come un ipoglicemizzante, ovvero di abbassare i livelli di glucosio nel sangue. Questa proprietà è dovuta alla presenza di composti bioattivi presenti nell'origano, come i polifenoli e i flavonoidi.
Questi composti hanno dimostrato di avere effetti benefici sulla regolazione del metabolismo del glucosio e sull'insulino-resistenza. In particolare, essi possono migliorare la sensibilità all'insulina, stimolare la secrezione di insulina e aumentare l'assorbimento del glucosio da parte delle cellule.
Inoltre, l'origano contiene un composto chiamato carvacrol, che ha dimostrato di avere effetti ipoglicemizzanti. Il carvacrol agisce inibendo l'enzima alfa-glucosidasi, che è responsabile della degradazione dei carboidrati complessi in zuccheri semplici. In questo modo, l'assorbimento del glucosio nell'intestino viene rallentato, contribuendo a mantenere i livelli di glucosio nel sangue più stabili.
Tuttavia, è importante notare che l'origano non può sostituire i farmaci prescritti per il controllo del diabete. Se si soffre di diabete o si hanno problemi di glicemia, è fondamentale consultare un medico prima di utilizzare l'origano come integratore o rimedio naturale.
Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, conosciuta per le sue proprietà culinarie, medicinali e ornamentali. È un ipoglicemizzante perché contiene composti bioattivi che possono aiutare a ridurre i livelli di zucchero nel sangue.
Uno dei principali composti responsabili dell'effetto ipoglicemizzante del rosmarino è l'acido rosmarinico, un potente antiossidante che può migliorare la sensibilità all'insulina e ridurre la resistenza all'insulina nelle cellule.
Inoltre, il rosmarino contiene altri composti come il carnosolo e il carnosico, che possono contribuire a regolare il metabolismo del glucosio. Gli studi hanno dimostrato che l'estratto di rosmarino può ridurre significativamente i livelli di glucosio nel sangue e migliorare la funzione delle cellule beta del pancreas, che sono responsabili della produzione di insulina.
Tuttavia, è importante notare che la ricerca sull'uso del rosmarino come trattamento per il diabete è ancora in corso e che l'assunzione di rosmarino non dovrebbe sostituire i farmaci prescritti o le raccomandazioni del medico.
Inoltre, il rosmarino ha proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche e antiossidanti che possono contribuire a migliorare la salute generale e prevenire complicazioni associate a condizioni come il diabete.
La salvia (Salvia officinalis) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. È conosciuta per le sue proprietà medicinali e aromatiche, tra cui l'effetto ipoglicemizzante, ovvero la capacità di abbassare i livelli di glucosio nel sangue.
L'effetto ipoglicemizzante della salvia è dovuto principalmente ai suoi composti bioattivi, come i flavonoidi, gli acidi fenolici e i terpenoidi. Questi composti agiscono in diversi modi per aiutare a regolare i livelli di zucchero nel sangue:
La curcuma, una spezia derivata dalla pianta Curcuma longa, è conosciuta per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Uno dei suoi principali componenti attivi è la curcumina, che è stata studiata per i suoi effetti sulla salute, tra cui il suo potenziale come agente ipoglicemizzante.
La curcuma può agire come un ipoglicemizzante in diversi modi:
È importante notare che la ricerca sulla curcuma e la curcumina come agenti ipoglicemizzanti è ancora in corso e che ulteriori studi sono necessari per comprendere appieno i loro effetti e il dosaggio ottimale. Prima di utilizzare la curcuma come integratore per il controllo della glicemia, è consigliabile consultare un medico o un nutrizionista per discutere delle possibili interazioni con altri farmaci o integratori e per determinare il dosaggio appropriato.
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Approfondisci →Con l’inizio della bella stagione può capitare di sentir parlare di "detox", che è l'abbreviazione di detossificare. Siamo circondati da prodotti pubblicizzati come “detox”, ma ne abbiamo veramente bisogno?
Approfondisci →Prima o poi tutti probabilmente ci siamo imbattuti in questo suggerimento, bere acqua e limone appena svegli porta una miriade di benefici: aiuta ad accelerare il metabolismo, alcalinizzare e a detossificare l’organismo. Vediamo se queste affermazioni hanno delle basi scientifiche.
Approfondisci →Vediamo attorno a noi sempre più persone che seguono una dieta senza glutine e ne traggono beneficio, così potremmo chiederci se eliminare il glutine possa essere un accorgimento salutare per tutti.
Approfondisci →“Non bisogna mangiare la frutta dopo i pasti perché fermenta nell’intestino” Abbiamo tutti sentito almeno una volta questa frase, ma la realtà è più complessa di così.
Approfondisci →Il decorso della malattia da Sars-Cov 2 potrebbe essere meno grave grazie alla dieta. Lo hanno sperimentato il prof. Sukkar, Direttore responsabile UOD Dietetica e Nutrizione Clinica e l’infettivologo prof. Bassetti del Policlinico San Martino di Genova.
Approfondisci →Accade spesso nella scienza che una terapia sviluppata per un certo scopo, risulti poi utile in un ambito del tutto diverso. Questo è il caso della dieta chetogenica, ideata nel 1920 per trattare l’epilessia nei pazienti che non rispondevano alle cure farmacologiche, dopo oltre un secolo viene ancora utilizzata in ambito neurologico ma anche nella terapia di alcuni disturbi metabolici e, come ne sentiamo spesso parlare, per la perdita di peso.
Approfondisci →Quasi immancabilmente questa è l’osservazione che riceviamo dai nostri clienti non appena iniziano il percorso dietetico.
Approfondisci →Abbiamo visto in un precedente articolo i vantaggi della cottura sottovuoto, che ha lo scopo prioritario di mantenere quanto più possibile le caratteristiche organolettiche naturali della materia prima e di esaltarne gli aromi e i sapori.
Approfondisci →La cottura sottovuoto nacque quasi per caso nel 1974, quando lo chef francese George Pralus era alla ricerca di una tecnica che aumentasse il tempo di conservazione del fois gras, senza alterarne l’aspetto ed il gusto. Ebbe il supporto di un nutrizionista universitario e dei laboratori di analisi da lui messi a disposizione.
Approfondisci →Tra le spezie più interessanti dal punto di vista nutrizionale c’è sicuramente la “curcuma”. Si ottiene dal rizoma (fusto sotterraneo con funzioni di riserva) di piante erbacee della famiglia delle Zinziberaceae, originarie dell’Asia meridionale e coltivate in tutti i paesi tropicali, dopo averlo essiccato e triturato. È uno dei componenti del curry.
Approfondisci →I grassi sono contenuti in tutti gli alimenti, anche nella frutta e nella verdura in quanto sono una componente fondamentale delle membrane cellulari. Sono anche una componente di alcuni ormoni (ad esempio gli estrogeni) ed alcune vitamine, come la vitamina D.
Approfondisci →Considerare il cibo solo in termini di macronutrienti, cioè in grado di fornire energia e proteine per la crescita, è riduttivo: in verità, secondo le più moderne teorie scientifiche, l’interazione con l’organismo è molto più complessa. Infatti molti composti che si formano dopo che il cibo è stato digerito si comportano anche da veri e propri ormoni.
Approfondisci →Affinché la “macchina” funzioni dobbiamo fornire carburante, ossia cibo che fornisce energia misurata in termini di calorie. Quindi, per non ingrassare, le calorie introdotte con la dieta devono essere eguali a quelle consumate per le varie funzioni espletate dal nostro organismo. E per dimagrire basta fornire meno calorie di quelle consumate ed il gioco è fatto!
Approfondisci →Gli acidi grassi Omega-3 e Omega-6 sono acidi grassi cosiddetti polinsaturi (PolyUnsaturated Fatty Acids, PUFA), ossia contengono uno o più doppi legami tra due atomi di carbonio; il termine omega-3 o omega-6 sta ad indicare la posizione in cui si trova il primo doppio legame della catena. Sono nutrienti essenziali in quanto l’organismo non è in grado di sintetizzarli e quindi deve necessariamente assumerli con la dieta.
Approfondisci →Si parla molto dei radicali liberi e di quanto essi possano essere dannosi poiché hanno la capacità di reagire con molte molecole presenti negli esseri viventi trasformandole e interferendo negativamente con la loro funzione: avviene in questi casi un fenomeno che viene definito stress ossidativo.
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