1 -
ANTIOSSIDANTE
2 -
ANTINFIAMMATORIO
3 -
IPOGLICEMIZZANTE
4 -
IPOCOLESTEROLIZZANTE
5 -
DIMAGRANTE
6 -
SGONFIANTE
7 -
ANTIREUMATICA
Incorporare queste erbe aromatiche nella tua dieta può aiutare a migliorare la tua salute generale e a prevenire l'invecchiamento precoce. Ricorda sempre di utilizzare erbe fresche e biologiche per ottenere il massimo dei benefici.
Ecco alcune delle erbe aromatiche più note per le loro proprietà antiossidanti:
I principali composti antiossidanti presenti nel rosmarino sono:
Inoltre, il rosmarino ha un alto contenuto di vitamina C, un altro potente antiossidante che aiuta a rafforzare il sistema immunitario e proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi.
In sintesi, il rosmarino è un antiossidante grazie alla presenza di diversi composti chimici che lavorano insieme per proteggere le cellule del corpo dai danni causati dai radicali liberi. Queste proprietà antiossidanti rendono il rosmarino un'aggiunta preziosa a una dieta sana ed equilibrata.
I principali composti antiossidanti presenti nel basilico sono:
Incorporare il basilico nella dieta può quindi contribuire a migliorare la salute generale e a prevenire l'insorgenza di malattie legate allo stress ossidativo. Tuttavia, è importante ricordare che il consumo di basilico da solo non è sufficiente per garantire una salute ottimale; è fondamentale seguire una dieta equilibrata e uno stile di vita sano.
L'origano, in particolare, è ricco di composti fenolici come il rosmarinico e l'acido caffeico, oltre a flavonoidi come la quercetina e l'apigenina. Questi composti hanno dimostrato di avere proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antimicrobiche.
Inoltre, l'origano contiene un composto chiamato carvacrol, che è stato studiato per le sue potenti proprietà antiossidanti. Il carvacrol è responsabile del caratteristico aroma dell'origano e contribuisce anche alle sue proprietà benefiche per la salute.
Inoltre, l'origano è ricco di vitamine e minerali, come la vitamina C, la vitamina E, il calcio e il potassio, che hanno anch'essi proprietà antiossidanti. Questi nutrienti aiutano a rafforzare il sistema immunitario e a proteggere il corpo dai danni ossidativi.
In sintesi, l'origano è un antiossidante grazie alla presenza di vari composti chimici che lavorano insieme per proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi. Aggiungere l'origano alla dieta può contribuire a migliorare la salute generale e prevenire alcune malattie legate all'ossidazione cellulare.
Il timo è particolarmente ricco di due potenti antiossidanti: il rosmarinico e l'acido ursolico.
L'acido rosmarinico è un composto fenolico che si trova anche in altre piante aromatiche come il rosmarino e la menta. Ha proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche e antivirali.
L'acido ursolico, invece, è un triterpenoide che ha dimostrato di avere proprietà antinfiammatorie, antitumorali e cardioprotettive.
Inoltre, il timo è una fonte eccellente di vitamina C, un altro potente antiossidante che aiuta a rafforzare il sistema immunitario e a proteggere le cellule dai danni ossidativi. La combinazione di questi composti antiossidanti nel timo lo rende un'aggiunta preziosa alla dieta per promuovere la salute e il benessere.
Tra i principali composti antiossidanti presenti nella salvia ci sono:
Incorporare la salvia nella tua dieta può aiutare a migliorare la tua salute generale e sostenere il tuo corpo nella lotta contro i radicali liberi. Tuttavia, è importante ricordare che una dieta equilibrata e uno stile di vita attivo sono fondamentali per mantenere una buona salute e prevenire le malattie.
Tra i principali composti antiossidanti presenti nel prezzemolo troviamo:
In sintesi, il prezzemolo ha proprietà antiossidanti grazie alla presenza di vitamine, flavonoidi e altri composti bioattivi che aiutano a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi e a promuovere la salute generale.
La menta (Mentha spp.) ha proprietà antiossidanti principalmente a causa dei composti bioattivi presenti nelle sue foglie. Questi composti includono flavonoidi, acidi fenolici e terpenoidi, che sono noti per le loro proprietà antiossidanti.
Le proprietà antiossidanti della menta possono essere attribuite a diversi fattori:
In sintesi, la menta ha proprietà antiossidanti a causa dei composti bioattivi presenti nelle sue foglie, che lavorano insieme per neutralizzare i radicali liberi e proteggere le cellule dai danni.
Alcuni dei principali composti antiossidanti presenti nel coriandolo includono:
Incorporare il coriandolo nella tua dieta può essere un modo gustoso e salutare per aumentare l'apporto di antiossidanti e sostenere la tua salute generale. Tuttavia, è importante ricordare che una dieta equilibrata e uno stile di vita attivo sono fondamentali per il benessere complessivo.
Il peperoncino è un antiossidante perché contiene una sostanza chiamata capsaicina, che è responsabile del suo sapore piccante. La capsaicina ha proprietà antiossidanti, il che significa che aiuta a proteggere le cellule del corpo dai danni causati dai radicali liberi. I radicali liberi sono molecole instabili che possono danneggiare le cellule e contribuire all'invecchiamento e a varie malattie.
Inoltre, il peperoncino è ricco di vitamine, in particolare la vitamina C e la vitamina A, che sono anch'esse potenti antiossidanti. Queste vitamine aiutano a rafforzare il sistema immunitario, a mantenere la pelle sana e a proteggere la vista.
Incorporare il peperoncino nella tua dieta può essere un modo gustoso per aumentare l'apporto di antiossidanti e sostenere la tua salute generale. Tuttavia, è importante ricordare che il consumo eccessivo di peperoncino può causare irritazione al tratto gastrointestinale, quindi è meglio consumarlo con moderazione.
La curcuma è un antiossidante perché contiene un composto chiamato curcumina, che è responsabile delle sue proprietà antiossidanti. La curcumina è un potente antiossidante che neutralizza i radicali liberi direttamente e stimola anche la produzione di enzimi antiossidanti nel corpo.
Questo aiuta a ridurre lo stress ossidativo e a prevenire l'infiammazione, che può essere alla base di molte malattie croniche come le malattie cardiovascolari, il diabete e il cancro. Incorporare la curcuma nella tua dieta può essere un modo efficace per aumentare il tuo apporto di antiossidanti e sostenere la tua salute generale.
Tuttavia, è importante ricordare che la curcuma da sola non è una soluzione completa per la salute e il benessere. Mantenere uno stile di vita attivo e seguire una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura, proteine magre e grassi sani è fondamentale per il raggiungimento dei tuoi obiettivi di fitness e salute a lungo termine.
Uno dei principali composti antiossidanti presenti nello zenzero è il gingerolo, che è responsabile del sapore piccante dello zenzero. Il gingerolo ha proprietà anti-infiammatorie e antiossidanti che possono aiutare a ridurre lo stress ossidativo nel corpo e promuovere la salute generale.
Incorporare lo zenzero nella tua dieta può essere un modo efficace per aumentare l'apporto di antiossidanti e sostenere il tuo percorso verso una vita sana e attiva. Puoi aggiungere lo zenzero fresco o in polvere ai tuoi pasti, oppure bere tè allo zenzero per beneficiare delle sue proprietà antiossidanti.
Il pepe nero è un antiossidante perché contiene un composto chiamato piperina. La piperina è responsabile del sapore piccante del pepe nero e ha dimostrato di possedere proprietà antiossidanti.
Incorporare il pepe nero nella tua dieta può essere utile per la tua salute generale, poiché gli antiossidanti supportano il sistema immunitario e aiutano a ridurre l'infiammazione nel corpo.
Sebbene queste erbe aromatiche possano offrire benefici anti-infiammatori, è sempre consigliabile consultare un medico o un esperto di erboristeria prima di utilizzarle per scopi terapeutici, specialmente se si assumono farmaci o si hanno condizioni mediche preesistenti.
Ecco alcune delle più comuni:
Il rosmarino è un anti-infiammatorio grazie ai suoi composti bioattivi, in particolare l'acido rosmarinico e il carnosolo. Questi composti hanno proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antimicrobiche che contribuiscono a ridurre l'infiammazione nel corpo.
L'acido rosmarinico è un polifenolo che agisce inibendo la produzione di sostanze pro-infiammatorie, come le prostaglandine e i leucotrieni. Inoltre, l'acido rosmarinico è in grado di neutralizzare i radicali liberi, che sono molecole instabili che possono causare danni alle cellule e contribuire all'infiammazione.
Il carnosolo, un altro composto presente nel rosmarino, ha dimostrato di avere proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Esso agisce inibendo la produzione di enzimi infiammatori, come la cicloossigenasi-2 (COX-2), che è coinvolta nella sintesi delle prostaglandine.
Inoltre, il rosmarino contiene altri composti, come i terpeni e i flavonoidi, che possono contribuire alle sue proprietà anti-infiammatorie. Pertanto, l'utilizzo del rosmarino, sia come erba aromatica che come estratto, può aiutare a ridurre l'infiammazione e promuovere la salute generale.
La curcuma (Curcuma longa) è una pianta perenne della famiglia delle Zingiberaceae, strettamente imparentata con lo zenzero. La parte utilizzata per scopi medicinali è il rizoma, che viene essiccato e macinato per produrre la polvere di curcuma.
La curcuma contiene un composto chiamato curcumina, che è responsabile delle sue proprietà anti-infiammatorie. La curcumina agisce inibendo l'attività di diverse molecole e vie di segnalazione coinvolte nei processi infiammatori nel corpo, come la cicloossigenasi-2 (COX-2), la lipossigenasi e la produzione di citochine pro-infiammatorie.
Inoltre, la curcumina ha dimostrato di avere proprietà antiossidanti, che aiutano a neutralizzare i radicali liberi nel corpo e a ridurre lo stress ossidativo. Questo può contribuire a ridurre l'infiammazione e a prevenire danni alle cellule.
Tuttavia, è importante notare che la biodisponibilità della curcumina è piuttosto bassa, il che significa che viene assorbita in misura limitata dall'organismo. Per aumentare la biodisponibilità della curcumina, è possibile associarla a piperina, un composto presente nel pepe nero, che ne aumenta l'assorbimento.
Le proprietà anti-infiammatorie dello zenzero derivano dai suoi composti chimici, in particolare dai gingeroli e shogaoli. Questi composti agiscono inibendo la produzione di sostanze pro-infiammatorie nel corpo, come le prostaglandine e i leucotrieni.
Inoltre, lo zenzero ha dimostrato di avere effetti antiossidanti, che aiutano a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi. Questa combinazione di proprietà anti-infiammatorie e antiossidanti rende lo zenzero un rimedio naturale efficace per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione in diverse condizioni, come l'artrite, i dolori muscolari e le infiammazioni del tratto gastrointestinale.
Tuttavia, è importante ricordare che, sebbene lo zenzero possa offrire sollievo in alcuni casi, non sostituisce i trattamenti medici tradizionali.
La salvia (Salvia officinalis) è una pianta conosciuta per le sue proprietà anti-infiammatorie grazie ai suoi composti bioattivi. Questi composti agiscono in diversi modi per ridurre l'infiammazione nel corpo.
Ecco alcuni dei motivi principali per cui la salvia ha proprietà anti-infiammatorie:
È importante notare che la salvia può essere utilizzata come integratore o come parte di una dieta equilibrata per sfruttare al meglio le sue proprietà anti-infiammatorie.
Il timo (Thymus vulgaris) è una pianta aromatica conosciuta per le sue proprietà anti-infiammatorie, che sono principalmente dovute ai suoi composti bioattivi. Tra questi composti, il più importante è il timolo, un fenolo naturale che possiede proprietà antiossidanti, antibatteriche e antifungine.
Le proprietà anti-infiammatorie del timo sono attribuibili alla sua capacità di inibire la produzione di mediatori infiammatori, come le prostaglandine e le citochine. Questi mediatori sono responsabili della risposta infiammatoria dell'organismo a infezioni, lesioni o altre irritazioni.
Il timolo agisce inibendo la produzione di queste sostanze, riducendo così l'infiammazione e il dolore associato. Inoltre, il timo contiene altri composti, come il carvacolo, il p-cimene e il γ-terpinene, che contribuiscono alle sue proprietà anti-infiammatorie. Questi composti lavorano in sinergia per potenziare l'effetto anti-infiammatorio del timo.
È importante notare che il timo può essere utilizzato sia internamente che esternamente per trattare diverse condizioni infiammatorie. Ad esempio, può essere consumato come tisana o utilizzato come olio essenziale per massaggi e inalazioni.
Il prezzemolo è una pianta erbacea molto utilizzata in cucina per il suo aroma e sapore, ma è anche conosciuta per le sue proprietà anti-infiammatorie. Queste proprietà sono dovute principalmente alla presenza di diversi composti bioattivi, tra cui flavonoidi, carotenoidi e vitamina C.
I flavonoidi, in particolare, sono potenti antiossidanti che aiutano a ridurre l'infiammazione nel corpo combattendo i radicali liberi.
Inoltre, il prezzemolo è ricco di vitamina C, che è un altro antiossidante che contribuisce a rafforzare il sistema immunitario e a ridurre l'infiammazione.
Anche i carotenoidi presenti nel prezzemolo, come il beta-carotene, hanno proprietà anti-infiammatorie. Essi agiscono come antiossidanti e aiutano a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi.
Inoltre, il prezzemolo contiene un composto chiamato apigenina, che è stato studiato per le sue proprietà anti-infiammatorie e antitumorali. L'apigenina può aiutare a ridurre l'infiammazione inibendo la produzione di sostanze chimiche infiammatorie nel corpo.
In sintesi, il prezzemolo ha proprietà anti-infiammatorie grazie alla presenza di diversi composti bioattivi, tra cui flavonoidi, carotenoidi, vitamina C e apigenina. Questi composti lavorano insieme per ridurre l'infiammazione e proteggere il corpo dai danni causati dai radicali liberi.
Il pepe nero (Piper nigrum) è noto per le sue proprietà antinfiammatorie grazie al suo principio attivo, la piperina. La piperina è un alcaloide che ha dimostrato di avere effetti antinfiammatori in diversi studi scientifici.
Questo composto agisce inibendo la produzione di sostanze chimiche pro-infiammatorie nel corpo, come le citochine, riducendo così l'infiammazione. Inoltre, la piperina può aumentare l'assorbimento di altri composti antinfiammatori, come la curcumina, che si trova nella curcuma.
Questo effetto sinergico può migliorare ulteriormente le proprietà antinfiammatorie del pepe nero quando viene consumato insieme ad altri alimenti o integratori.
Le erbe aromatiche con proprietà ipoglicemizzanti sono quelle che aiutano a ridurre i livelli di zucchero nel sangue e, sebbene queste possano avere effetti positivi per la salute, è fondamentale consultare un medico o un nutrizionista prima di integrarle nella propria dieta, specialmente se si soffre di diabete o si assumono farmaci per il controllo della glicemia.
Alcune di queste erbe sono:
Le proprietà ipoglicemizzanti del ginseng sono dovute ai suoi composti attivi chiamati ginsenosidi. Questi composti hanno dimostrato di avere effetti benefici sulla regolazione della glicemia, in particolare per le persone con diabete o a rischio di diabete.
I ginsenosidi possono agire in diversi modi per abbassare i livelli di zucchero nel sangue, tra cui:
L'alloro (Laurus nobilis) è una pianta conosciuta per le sue proprietà medicinali, tra cui l'effetto ipoglicemizzante. Questo effetto si riferisce alla capacità di abbassare i livelli di glucosio nel sangue, il che può essere utile per le persone affette da diabete o che cercano di controllare i loro livelli di zucchero nel sangue.
L'azione ipoglicemizzante dell'alloro è dovuta alla presenza di composti bioattivi nelle sue foglie, come i flavonoidi, gli alcaloidi e gli oli essenziali. Questi composti lavorano insieme per migliorare la sensibilità all'insulina, stimolare la secrezione di insulina e rallentare l'assorbimento di glucosio nell'intestino.
Inoltre, alcuni studi suggeriscono che l'alloro può anche avere un effetto protettivo sulle cellule del pancreas che producono insulina.
L'origano (Origanum vulgare) è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, conosciuta per le sue proprietà culinarie e medicinali. Una delle sue proprietà è quella di agire come un ipoglicemizzante, ovvero di abbassare i livelli di glucosio nel sangue. Questa proprietà è dovuta alla presenza di composti bioattivi presenti nell'origano, come i polifenoli e i flavonoidi.
Questi composti hanno dimostrato di avere effetti benefici sulla regolazione del metabolismo del glucosio e sull'insulino-resistenza. In particolare, essi possono migliorare la sensibilità all'insulina, stimolare la secrezione di insulina e aumentare l'assorbimento del glucosio da parte delle cellule.
Inoltre, l'origano contiene un composto chiamato carvacrol, che ha dimostrato di avere effetti ipoglicemizzanti. Il carvacrol agisce inibendo l'enzima alfa-glucosidasi, che è responsabile della degradazione dei carboidrati complessi in zuccheri semplici. In questo modo, l'assorbimento del glucosio nell'intestino viene rallentato, contribuendo a mantenere i livelli di glucosio nel sangue più stabili.
Tuttavia, è importante notare che l'origano non può sostituire i farmaci prescritti per il controllo del diabete. Se si soffre di diabete o si hanno problemi di glicemia, è fondamentale consultare un medico prima di utilizzare l'origano come integratore o rimedio naturale.
Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, conosciuta per le sue proprietà culinarie, medicinali e ornamentali. È un ipoglicemizzante perché contiene composti bioattivi che possono aiutare a ridurre i livelli di zucchero nel sangue.
Uno dei principali composti responsabili dell'effetto ipoglicemizzante del rosmarino è l'acido rosmarinico, un potente antiossidante che può migliorare la sensibilità all'insulina e ridurre la resistenza all'insulina nelle cellule.
Inoltre, il rosmarino contiene altri composti come il carnosolo e il carnosico, che possono contribuire a regolare il metabolismo del glucosio. Gli studi hanno dimostrato che l'estratto di rosmarino può ridurre significativamente i livelli di glucosio nel sangue e migliorare la funzione delle cellule beta del pancreas, che sono responsabili della produzione di insulina.
Tuttavia, è importante notare che la ricerca sull'uso del rosmarino come trattamento per il diabete è ancora in corso e che l'assunzione di rosmarino non dovrebbe sostituire i farmaci prescritti o le raccomandazioni del medico.
Inoltre, il rosmarino ha proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche e antiossidanti che possono contribuire a migliorare la salute generale e prevenire complicazioni associate a condizioni come il diabete.
La salvia (Salvia officinalis) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. È conosciuta per le sue proprietà medicinali e aromatiche, tra cui l'effetto ipoglicemizzante, ovvero la capacità di abbassare i livelli di glucosio nel sangue.
L'effetto ipoglicemizzante della salvia è dovuto principalmente ai suoi composti bioattivi, come i flavonoidi, gli acidi fenolici e i terpenoidi. Questi composti agiscono in diversi modi per aiutare a regolare i livelli di zucchero nel sangue:
La curcuma, una spezia derivata dalla pianta Curcuma longa, è conosciuta per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Uno dei suoi principali componenti attivi è la curcumina, che è stata studiata per i suoi effetti sulla salute, tra cui il suo potenziale come agente ipoglicemizzante.
La curcuma può agire come un ipoglicemizzante in diversi modi:
È importante notare che la ricerca sulla curcuma e la curcumina come agenti ipoglicemizzanti è ancora in corso e che ulteriori studi sono necessari per comprendere appieno i loro effetti e il dosaggio ottimale. Prima di utilizzare la curcuma come integratore per il controllo della glicemia, è consigliabile consultare un medico o un nutrizionista per discutere delle possibili interazioni con altri farmaci o integratori e per determinare il dosaggio appropriato.
Le erbe aromatiche con proprietà ipocolesterolizzanti sono quelle che aiutano a ridurre il livello di colesterolo nel sangue.
Alcune di queste erbe sono:
L'aglio (Allium sativum) è noto per le sue proprietà ipocolesterolizzanti, che sono principalmente dovute ai suoi composti organosolforati, in particolare all'allicina.
L'allicina si forma quando l'aglio viene schiacciato o tagliato, e si ritiene che sia responsabile di molti dei benefici per la salute associati all'aglio.
Questo composto agisce in diversi modi per ridurre il colesterolo:
Tuttavia, è importante notare che l'efficacia dell'aglio nel ridurre il colesterolo può variare a seconda della forma in cui viene consumato (crudo, cotto, in polvere o come integratore) e della quantità assunta.
Il rosmarino è una pianta molto apprezzata per le sue proprietà benefiche, tra cui quelle ipocolesterolizzanti.
Queste proprietà sono dovute principalmente ai composti bioattivi presenti nella pianta, come gli acidi fenolici, i flavonoidi e i terpeni. In particolare, il rosmarino contiene un composto chiamato acido rosmarinico, che è un potente antiossidante e ha dimostrato di avere effetti positivi sulla riduzione del colesterolo.
Gli antiossidanti aiutano a prevenire l'ossidazione del colesterolo LDL (il cosiddetto "colesterolo cattivo"), che è un fattore chiave nella formazione della placca nelle arterie e nello sviluppo di malattie cardiovascolari.
Inoltre, il rosmarino contiene anche carnosolo e carnosico, due composti che possono inibire l'assorbimento del colesterolo nel tratto digestivo e promuovere l'escrezione del colesterolo in eccesso attraverso le feci. Questo aiuta a mantenere i livelli di colesterolo nel sangue sotto controllo e a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
Tuttavia, è importante notare che il consumo di rosmarino da solo non è sufficiente per abbassare significativamente il colesterolo. È fondamentale seguire una dieta equilibrata e uno stile di vita sano, che includa attività fisica regolare e il controllo del peso corporeo, per ottenere risultati ottimali nella gestione del colesterolo.
Il basilico è considerato un ipocolesterolizzante perché contiene diversi composti che possono contribuire alla riduzione del colesterolo nel sangue.
Questi composti includono:
Incorporare il basilico nella dieta può quindi contribuire a mantenere sani i livelli di colesterolo e a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Tuttavia, è importante ricordare che il basilico da solo non può compensare una dieta malsana o uno stile di vita sedentario. Per ottenere i massimi benefici, è importante seguire una dieta equilibrata e ricca di frutta, verdura e cereali integrali, oltre a praticare regolarmente attività fisica.
L'origano è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, conosciuta per le sue proprietà culinarie e medicinali.
È considerato un ipocolesterolizzante, ovvero un agente che aiuta a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, grazie alla presenza di diversi composti bioattivi. Uno dei principali composti responsabili delle proprietà ipocolesterolizzanti dell'origano è il carvacolo, un fenolo naturale con proprietà antiossidanti.
Gli antiossidanti aiutano a prevenire l'ossidazione del colesterolo LDL (colesterolo "cattivo"), che può portare alla formazione di placche nelle arterie e aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.
Inoltre, l'origano contiene anche acido rosmarinico e acido ursolico, che hanno dimostrato di avere effetti benefici sulla salute cardiovascolare e sulla regolazione del metabolismo dei lipidi. Questi composti possono contribuire a ridurre l'assorbimento del colesterolo nel tratto gastrointestinale e a promuovere l'escrezione del colesterolo in eccesso.
Tuttavia, è importante notare che l'origano da solo non può garantire una riduzione significativa del colesterolo. Per ottenere risultati ottimali, è fondamentale seguire una dieta equilibrata e uno stile di vita sano, che includa attività fisica regolare e un consumo moderato di grassi saturi.
La salvia (Salvia officinalis) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. È conosciuta per le sue proprietà medicinali e aromatiche.
La salvia è considerata un ipocolesterolizzante perché contiene diversi composti bioattivi che possono contribuire alla riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue.
Uno dei principali composti presenti nella salvia è l'acido rosmarinico, un potente antiossidante che può aiutare a prevenire l'ossidazione del colesterolo LDL (colesterolo "cattivo"). L'ossidazione del colesterolo LDL è un fattore chiave nella formazione delle placche aterosclerotiche, che possono portare a malattie cardiovascolari.
Inoltre, la salvia contiene flavonoidi e altri composti fenolici che possono avere effetti benefici sulla salute cardiovascolare. Questi composti possono aiutare a ridurre l'infiammazione e migliorare la funzione endoteliale, contribuendo così a mantenere bassi i livelli di colesterolo.
Tuttavia, è importante notare che la ricerca sugli effetti ipocolesterolizzanti della salvia è ancora limitata e sono necessari ulteriori studi per confermare questi risultati. Prima di utilizzare la salvia come integratore per abbassare il colesterolo, è consigliabile consultare un medico o un professionista della salute qualificato.
La curcuma (Curcuma longa) è una pianta tropicale appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, la stessa famiglia dello zenzero. La parte utilizzata per scopi medicinali è il rizoma, che contiene un composto chiamato curcumina.
La curcumina è stata studiata per le sue proprietà ipocolesterolemizzanti, ovvero la sua capacità di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. Ci sono diverse teorie su come la curcumina possa agire come un agente ipocolesterolemizzante:
Tuttavia, è importante notare che la ricerca sulla curcumina e i suoi effetti ipocolesterolemizzanti è ancora in corso e che ulteriori studi sono necessari per confermare questi risultati. Inoltre, la biodisponibilità della curcumina è piuttosto bassa, il che significa che potrebbe essere necessario un supplemento di curcumina con una migliore assorbimento per ottenere i benefici desiderati. Consultare sempre un medico prima di iniziare qualsiasi integratore o trattamento a base di curcuma.
Ci sono alcune erbe aromatiche che sono note per avere proprietà dimagranti, ma ricorda che è sempre meglio consultare un medico o un nutrizionista prima di apportare modifiche significative alla tua dieta.
Alcune di queste erbe sono:
l tè verde proviene dalle foglie della pianta Camellia sinensis, che è anche la fonte di altri tipi di tè come il tè nero e il tè oolong.
Le proprietà dimagranti del tè verde sono principalmente dovute ai seguenti fattori:
Tuttavia, è importante notare che il tè verde da solo non può garantire una significativa perdita di peso. È essenziale combinare il consumo di tè verde con una dieta equilibrata e un regolare esercizio fisico per ottenere risultati ottimali. Inoltre, è sempre consigliabile consultare un medico o un nutrizionista prima di apportare modifiche significative alla propria dieta o al proprio stile di vita.
Il Pepe di Cayenna, noto anche come peperoncino di Cayenna, è una spezia piccante derivata dalla pianta Capsicum annuum. Le proprietà dimagranti del Pepe di Cayenna sono principalmente dovute alla presenza di un composto chiamato capsaicina.
La capsaicina è responsabile del sapore piccante del peperoncino e ha dimostrato di avere diversi effetti benefici sulla perdita di peso:
Tuttavia, è importante notare che l'assunzione di Pepe di Cayenna da sola non garantirà una perdita di peso significativa. È essenziale combinare l'uso di questa spezia con una dieta equilibrata e un regolare esercizio fisico per ottenere risultati ottimali. Inoltre, è sempre consigliabile consultare un medico o un nutrizionista prima di apportare modifiche significative alla propria dieta.
Lo zenzero (Zingiber officinale) è noto per le sue proprietà dimagranti principalmente a causa dei suoi composti attivi, come il gingerolo, che possono aiutare a stimolare il metabolismo e favorire la termogenesi (la produzione di calore nel corpo).
Aumentando il metabolismo e la termogenesi, lo zenzero può aiutare a bruciare più calorie e, di conseguenza, a perdere peso.
Inoltre, lo zenzero può aiutare a ridurre l'appetito e a migliorare la digestione, contribuendo ulteriormente al processo di perdita di peso.
Tuttavia, è importante notare che lo zenzero da solo non può garantire una perdita di peso significativa. È essenziale combinare il consumo di zenzero con una dieta equilibrata e un regolare esercizio fisico per ottenere risultati ottimali.
La curcuma, una pianta tropicale conosciuta anche come Curcuma longa, è apprezzata per le sue proprietà medicinali e dimagranti grazie al suo principio attivo, la curcumina. Tuttavia, è importante notare che sono le radici della pianta di curcuma, e non i fiori, ad avere queste proprietà benefiche.
La curcumina ha diverse proprietà che possono contribuire alla perdita di peso:
È importante sottolineare che la curcumina da sola non è una soluzione miracolosa per la perdita di peso. Per ottenere risultati ottimali, è essenziale combinare l'assunzione di curcumina con una dieta equilibrata e un regolare esercizio fisico. Inoltre, prima di iniziare qualsiasi programma di perdita di peso o integratore, è sempre consigliabile consultare un medico o un nutrizionista.
La menta è una pianta molto apprezzata per le sue proprietà aromatiche e medicinali. Le sue proprietà dimagranti sono principalmente dovute a tre fattori:
Tuttavia, è importante notare che la menta da sola non può garantire una perdita di peso significativa. Per ottenere risultati duraturi, è fondamentale seguire una dieta equilibrata e praticare regolarmente attività fisica. La menta può essere un ottimo complemento a uno stile di vita sano, ma non è una soluzione miracolosa per dimagrire.
Ci sono diverse erbe con proprietà sgonfianti che possono aiutare a ridurre il gonfiore e migliorare la digestione.
Alcune di queste erbe sono:
Il finocchio (Foeniculum vulgare) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Apiaceae (o Umbelliferae). È noto per le sue proprietà sgonfianti e digestive, che sono principalmente dovute alla presenza di composti bioattivi come flavonoidi, oli essenziali e fitonutrienti.
Le proprietà sgonfianti del finocchio sono principalmente attribuite alla presenza di anetolo, un composto presente nell'olio essenziale del finocchio. L'anetolo ha un effetto antispasmodico che aiuta a rilassare i muscoli lisci del tratto gastrointestinale. Questo rilassamento muscolare può ridurre i crampi, il gonfiore e i gas, migliorando la digestione e alleviando i sintomi di indigestione e meteorismo.
Inoltre, il finocchio contiene anche altre sostanze come la cumarina e i flavonoidi che possono contribuire a migliorare la digestione e ridurre il gonfiore. Questi composti hanno proprietà antinfiammatorie e antiossidanti che possono aiutare a ridurre l'infiammazione nel tratto gastrointestinale e a promuovere la salute generale dell'apparato digerente.
Per sfruttare al meglio le proprietà sgonfianti del finocchio, è possibile consumarlo in diverse forme, come tisane, infusi, o aggiungerlo fresco alle insalate e ad altri piatti.
Ricorda sempre di consultare un medico o un esperto di erboristeria prima di utilizzare il finocchio per scopi terapeutici, specialmente se sei in gravidanza, allattamento o se hai problemi di salute preesistenti.
La menta piperita (Mentha x piperita) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. È conosciuta per le sue proprietà sgonfianti e digestive grazie alla presenza di composti bioattivi, in particolare il mentolo.
Il mentolo, il principale componente dell'olio essenziale di menta piperita, ha un effetto antispasmodico sui muscoli lisci del tratto gastrointestinale. Questo aiuta a rilassare i muscoli, riducendo così i crampi e gli spasmi che possono causare gonfiore e disagio addominale.
Inoltre, il mentolo stimola la produzione di bile, che facilita la digestione e l'assorbimento dei grassi, contribuendo a ridurre il gonfiore.
La menta piperita è anche conosciuta per le sue proprietà carminative, che aiutano a ridurre la formazione di gas nel tratto digestivo e a facilitarne l'espulsione. Questo può contribuire a ridurre il gonfiore e il disagio associati all'accumulo di gas.
In sintesi, le proprietà sgonfianti della menta piperita sono principalmente dovute all'azione antispasmodica e carminativa del mentolo, che aiuta a rilassare i muscoli del tratto gastrointestinale, facilitare la digestione e ridurre la formazione di gas.
Lo zenzero, una pianta tropicale originaria dell'Asia, è noto per le sue proprietà sgonfianti grazie ai suoi composti bioattivi, in particolare il gingerolo e lo shogaolo.
Questi composti hanno dimostrato di avere effetti antinfiammatori e analgesici, che possono aiutare a ridurre il gonfiore e l'infiammazione nel corpo.
Inoltre, lo zenzero è noto per migliorare la digestione e stimolare la motilità intestinale, il che può contribuire a ridurre il gonfiore addominale e i gas. Questo effetto è dovuto alla sua capacità di rilassare i muscoli lisci dell'intestino, facilitando il passaggio del cibo attraverso il tratto digestivo.
Il carvi, noto anche come Carum carvi o cumino dei prati, è una pianta erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Apiaceae. Le sue proprietà sgonfianti sono principalmente dovute ai suoi principi attivi, tra cui oli essenziali, flavonoidi e tannini.
L'olio essenziale di carvi contiene principalmente carvone e limonene, che sono noti per le loro proprietà carminative e antispasmodiche. Questi composti aiutano a rilassare i muscoli lisci dell'apparato digerente, facilitando l'espulsione dei gas e riducendo il gonfiore addominale.
Inoltre, il carvi può stimolare la produzione di succhi gastrici e bile, migliorando la digestione e prevenendo la formazione di gas.
I flavonoidi e i tannini presenti nel carvi hanno proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie, che possono contribuire a ridurre l'infiammazione e il dolore associati a problemi digestivi.
Per sfruttare le proprietà sgonfianti del carvi, è possibile utilizzarlo sotto forma di tisana, integratore alimentare o condimento per insaporire i cibi.
L'anice (Pimpinella anisum) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Apiaceae (o Umbelliferae). È noto per i suoi semi, che vengono utilizzati come spezia e per le sue proprietà medicinali.
Le proprietà sgonfianti dell'anice sono principalmente dovute ai suoi composti attivi, in particolare l'anetolo. L'anetolo è un composto organico che si trova nell'olio essenziale di anice. Ha proprietà carminative, che aiutano a ridurre il gas e il gonfiore nel tratto gastrointestinale. Funziona rilassando i muscoli lisci dell'intestino, facilitando così l'espulsione dei gas e riducendo il gonfiore addominale.
Inoltre, l'anice ha proprietà antispasmodiche che aiutano a calmare i crampi e gli spasmi intestinali.
Oltre all'anetolo, l'anice contiene anche altri composti come l'acido shikimico e l'estragolo, che contribuiscono alle sue proprietà digestive e sgonfianti. Pertanto, l'anice è spesso utilizzato come rimedio naturale per alleviare problemi digestivi come il gonfiore, i gas e i crampi addominali.
La curcuma, una pianta tropicale conosciuta anche come Curcuma longa, è apprezzata per le sue proprietà medicinali, in particolare quelle legate alla curcumina, il composto attivo presente nella radice della pianta.
La curcumina è responsabile del colore giallo distintivo della curcuma e ha dimostrato di avere numerose proprietà benefiche per la salute. Una delle proprietà della curcumina è la sua capacità di agire come un agente anti-infiammatorio naturale.
L'infiammazione è una risposta naturale del corpo a lesioni o infezioni, ma quando diventa cronica, può causare gonfiore e dolore. La curcumina aiuta a ridurre l'infiammazione e il gonfiore agendo su diverse vie biochimiche nel corpo, in particolare inibendo la produzione di prostaglandine, sostanze che sono coinvolte nella promozione dell'infiammazione.
Inoltre, la curcumina ha proprietà antiossidanti che aiutano a combattere i danni causati dai radicali liberi, molecole instabili che possono causare infiammazione e danni alle cellule. Questa combinazione di proprietà anti-infiammatorie e antiossidanti rende la curcumina un potente agente sgonfiante naturale.
Tuttavia, è importante notare che la curcumina è poco assorbita dall'organismo quando consumata da sola. Per aumentare la sua biodisponibilità, è consigliabile consumare la curcuma insieme a pepe nero, che contiene piperina, un composto che aumenta significativamente l'assorbimento della curcumina nel corpo.
Le erbe antireumatiche sono piante che hanno proprietà utili nel trattamento e nella prevenzione dei disturbi reumatici, come l'artrite e l'infiammazione delle articolazioni.
Alcune di queste erbe sono:
L'artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens) è una pianta originaria del deserto del Kalahari e delle regioni circostanti del sud dell'Africa. È conosciuta per le sue proprietà antireumatiche, che sono principalmente dovute ai suoi principi attivi, in particolare l'arpagoside.
L'arpagoside è un iridoide, un tipo di composto organico che si trova in molte piante. Questo composto ha dimostrato di avere proprietà anti-infiammatorie e analgesiche, che lo rendono efficace nel trattamento di diverse condizioni dolorose, tra cui l'artrite reumatoide e l'osteoartrite.
L'artiglio del diavolo agisce inibendo la produzione di prostaglandine e citochine nel corpo, sostanze chimiche infiammatorie. Questo aiuta a ridurre il dolore e il gonfiore associati alle malattie reumatiche.
Inoltre, l'artiglio del diavolo può anche migliorare la mobilità delle articolazioni e ridurre la rigidità, contribuendo a migliorare la qualità della vita delle persone affette da queste condizioni.
L'artiglio del diavolo non è comunemente usata in cucina. Tuttavia, se desideri sperimentare con questa pianta in cucina, ti consiglio di procedere con cautela e di utilizzarla in piccole quantità, poiché il suo sapore può essere molto amaro. Per abbinare l'artiglio del diavolo in cucina, potresti considerare di utilizzarlo in preparazioni che richiedono un tocco amaro o in combinazione con altri sapori forti. Ecco alcune idee:
Ricorda che l'artiglio del diavolo è principalmente utilizzato per le sue proprietà medicinali e non è un ingrediente culinario comune. Assicurati di consultare un medico o un erborista prima di utilizzarlo in cucina, soprattutto se sei in gravidanza, allattamento o se hai problemi di salute preesistenti poiché potrebbe interagire con altri farmaci o causare effetti collaterali in alcune persone.
L'ortica (Urtica dioica) è una pianta conosciuta per le sue proprietà antireumatiche, grazie ai suoi principi attivi e alle sue proprietà anti-infiammatorie.
Le foglie di ortica contengono una serie di composti benefici, tra cui:
Per sfruttare le proprietà antireumatiche dell'ortica, è possibile anche preparare un infuso di foglie di ortica essiccate o utilizzare estratti di ortica in forma di capsule o tinture.
È importante consultare un medico o un erborista prima di utilizzare l'ortica per il trattamento di problemi reumatici, poiché potrebbero esserci controindicazioni o interazioni con altri farmaci. Inoltre, l'ortica può essere utilizzata anche in forma di impacco o pomata per applicazione topica sulle aree doloranti, per alleviare il dolore e l'infiammazione localizzati. Ricorda sempre di maneggiare l'ortica con cura, utilizzando guanti per evitare il contatto diretto con la pelle e la conseguente irritazione.
La curcuma, una pianta tropicale della famiglia delle Zingiberaceae, è conosciuta per le sue proprietà antireumatiche grazie al suo principio attivo, la curcumina.
La curcumina è un composto polifenolico che si trova nel rizoma della pianta di curcuma e possiede diverse proprietà benefiche per la salute. Le proprietà antireumatiche della curcumina sono principalmente dovute alla sua capacità di agire come un potente antinfiammatorio e antiossidante.
In particolare, la curcumina è in grado di inibire la produzione di sostanze pro-infiammatorie nel corpo, come le prostaglandine e le citochine. Questo aiuta a ridurre l'infiammazione e il dolore associati alle malattie reumatiche, come l'artrite reumatoide e l'osteoartrite.
Inoltre, la curcumina ha dimostrato di proteggere le cellule dal danno ossidativo causato dai radicali liberi, che sono molecole instabili che possono danneggiare le cellule e contribuire all'infiammazione e all'invecchiamento. Questa azione antiossidante può ulteriormente contribuire a ridurre l'infiammazione e il dolore nelle condizioni reumatiche.
È importante notare che, sebbene la curcumina abbia proprietà antireumatiche, la sua biodisponibilità è piuttosto bassa quando viene consumata come spezia nella dieta. Pertanto, per ottenere i massimi benefici, è spesso consigliato assumere integratori di curcumina con un agente potenziatore della biodisponibilità, come la piperina (un composto presente nel pepe nero).
In conclusione, la curcuma ha proprietà antireumatiche grazie alla curcumina, che agisce come un potente antinfiammatorio e antiossidante. Tuttavia, è importante consultare un medico o un professionista della salute prima di iniziare qualsiasi trattamento a base di curcuma per le condizioni reumatiche.
Lo zenzero (Zingiber officinale) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, nota per le sue proprietà medicinali e culinarie.
Le proprietà antireumatiche dello zenzero sono principalmente dovute ai suoi composti attivi, in particolare ai gingeroli e ai shogaoli. Questi composti hanno dimostrato di possedere proprietà anti-infiammatorie e analgesiche, che possono aiutare a ridurre il dolore e l'infiammazione associati alle malattie reumatiche come l'artrite reumatoide e l'osteoartrite.
Inoltre, lo zenzero può inibire la produzione di sostanze chimiche pro-infiammatorie nel corpo, come le prostaglandine e i leucotrieni, contribuendo così a ridurre l'infiammazione e il dolore.
È importante notare che, sebbene lo zenzero possa offrire sollievo dai sintomi delle malattie reumatiche, non è una cura definitiva e dovrebbe essere utilizzato come parte di un approccio globale al trattamento e alla gestione delle condizioni reumatiche. Consultare sempre un medico o un professionista sanitario prima di iniziare qualsiasi trattamento a base di erbe o integratori alimentari.
Quante volte ci siamo imbattuti nel famoso consiglio di adottare uno stile di vita sano? Ma cosa significa realmente? Non si tratta solo di ciò che mangiamo! Uno stile di vita sano è un insieme di abitudini e comportamenti che favoriscono il nostro benessere fisico, mentale ed emotivo. Scopriamo insieme quali sono i fondamenti di una vita sana e come piccoli cambiamenti quotidiani possano portare a benefici a lungo termine!
Approfondisci →Com'è nata la Dieta Alternante DocFoody? Per aiutare le donne malate di tumore al seno durante l’esperienza clinica nei reparti oncologici del nostro responsabile scientifico Professor Samir Sukkar. Ad oggi questo protocollo dietetico aiuta persone con diverse problematiche di salute.
Approfondisci →L'alimentazione può giocare un ruolo chiave nella riduzione del rischio di cancro al seno, sono sempre di più le ricerche che lo dimostrano. Una dieta equilibrata, ricca di nutrienti e povera di sostanze infiammatorie, può aiutare a mantenere il corpo in uno stato ottimale, riducendo i fattori di rischio legati allo sviluppo del tumore.
Approfondisci →Affrontare una nuova dieta può sembrare complesso, soprattutto quando ci sono molte restrizioni alimentari da seguire. La dieta Low FODMAP non fa eccezione, ma con le giuste strategie puoi rendere il percorso molto più gestibile e sostenibile nel tempo.
Approfondisci →Determinate scelte alimentari possono, a lungo andare, contribuire ad aumentare o ridurre il rischio di sviluppare malattie croniche. Esistono dei principi scientifici che, se seguiti nel nostro quotidiano, possono contribuire a fare prevenzione, migliorare il nostro stile di vita e favorire la nostra salute.
Approfondisci →Se soffri di disturbi intestinali come gonfiore, crampi, diarrea o stitichezza, potresti trovare giovamento nella diet Low FODMAP. Studiata per chi convive con la Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS) o altri problemi gastrointestinali, si è dimostrata efficace nel ridurre i sintomi nel 70% dei casi.
Approfondisci →L’ipertensione è il principale fattore di rischio di mortalità a livello mondiale, lo dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità. La prevenzione è, come sempre, lo strumento migliore per evitare di ammalarsi. Ma cosa può fare attivamente, ognuno di noi, per salvaguardarsi dal rischio di ipertensione?
Approfondisci →L’aumento di peso e il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2, possono essere una conseguenza di un’alimentazione caratterizzata da un’assunzione costante di alimenti ad elevato indice glicemico e carico glicemico. Ridurre il carico glicemico è essenziale per prevenire queste complicazioni e migliorare il benessere generale.
Approfondisci →Il consumo eccessivo di zuccheri semplici, sale e grassi saturi degli ultimi decenni sta avendo gravi conseguenze sull’equilibrio metabolico e la salute della popolazione intera. Tra queste vi è la diffusione del diabete mellito di tipo 2. Prevenire questa malattia è possibile, e una dieta equilibrata e consapevole ha un ruolo cruciale.
Approfondisci →La prevenzione primaria è il primo passo per mantenere il nostro benessere. In che cosa consiste? Nell’adozione di una serie di buone abitudini che ci permettono di evitare per quanto possibile l’insorgere della malattia. Tra queste l’alimentazione ha un ruolo centrale e, insieme all’attività fisica, all’eliminazione del tabacco e limitazione delle bevande alcoliche, consente di ridurre nettamente i principali rischi di mortalità a livello mondiale.
Approfondisci →Effetti collaterali potrebbero essere problemi respiratori, bocca secca, stanchezza, vertigini, nausea e insonnia. Inoltre la mancanza di cereali, frutta e verdura può causare costipazione.
Approfondisci →In una dieta bilanciata i carboidrati costituiscono la fonte principale di energia a rapida utilizzazione: l’apporto energetico dei carboidrati dovrebbe mantenersi, infatti, tra il 50 e il 65% delle calorie totali assunte giornalmente.
Approfondisci →Alcuni alimenti stimolano il senso di sazietà più di altri, poiché vanno ad influire sui meccanismi di regolazione che il nostro organismo mette in atto quando non ha più bisogno di mangiare.
Approfondisci →Nonostante i tuoi sforzi costanti, potresti sentirti frustrato davanti a una bilancia che sembra non voler cedere. Questo fenomeno è spesso associato all'omeostasi corporea, un meccanismo sofisticato del nostro organismo dedicato al mantenimento di un delicato equilibrio.
Approfondisci →Un'alimentazione disordinata o un periodo di stress intenso possono influire sulla salute del nostro tratto gastrointestinale. Il risultato è quella spiacevole sensazione di pancia gonfia, un fastidio e un disagio per chi ne soffre. La causa? Un’alterazione del microbiota intestinale.
Approfondisci →I piatti pronti bilanciati della prima linea dietetica basata sulla dieta mediterranea con ricette della tradizione italiana preparate da chef e bilanciate secondo le linee guida medico-scientifiche di sana alimentazione, garantiranno il giusto apporto nutrizionale all’equipaggio in tutta la stagione velica 2023.
Approfondisci →La bella stagione è il momento migliore per prenderti cura delle tue ossa e approfittare dei benefici della vitamina D. Ma perché ci serve e come integrarla?
Approfondisci →E' sempre il momento giusto di seguire un periodo disintossicante per il nostro organismo. A trarne beneficio saranno soprattutto fegato e stomaco, due organi che più di altri risentono dello stress e di un’alimentazione non sempre equilibrata.
Approfondisci →Quante volte ti sarà capitato di mangiare velocemente o distrattamente, perché devi tornare al lavoro o perché mangi lavorando, oppure sei pieno di impegni e il tempo per mangiare è poco. Se invece mangi in famiglia magari lo fai guardando la televisione oppure mangi senza concentrarti su quello che fai, per abitudine, come se si trattasse di un compito da svolgere. Ci hai mai pensato?
Approfondisci →Un regime alimentare a basso o medio indice glicemico è importante per la nostra salute, perché aiuta a prevenire il rischio di malattie cardiovascolari, il diabete di tipo II e la nostra qualità di vita.
Approfondisci →Molto spesso capita che, nella speranza di poter dimagrire facilmente, si commettano degli errori che a lungo andare possono invece rallentare il nostro percorso verso il peso forma, farci perdere la motivazione fino a credere di non potercela fare.
Approfondisci →Lo sai perché gli Omega3 sono importanti per il benessere del nostro organismo? Conosci quali benefici porta il giusto apporto di questi acidi grassi nella nostra dieta?
Approfondisci →Siamo nel cuore dell’inverno e il freddo torna a farsi sentire; per difenderci ci copriamo con sciarpe e cappotti, ma a volte ci sembra che questi non ci scaldino abbastanza. Per questo è importante scaldarci anche “dall’interno”, con la giusta alimentazione.
Approfondisci →Possiamo far combaciare salute, etica e piacere della tavola? La risposta è sì, provando a combinare lo stile alimentare vegano con quello onnivoro per un mese all’anno, una settimana al mese o anche solo un giorno alla settimana.
Approfondisci →Il primo pasto della giornata, che sia dolce o salato, fornisce il carburante necessario a iniziare al meglio la giornata, con la giusta energia. Per questo motivo la prima regola di una sana alimentazione è: non saltare la colazione!
Approfondisci →Per vivere l’organismo ha bisogno di macronutrienti, ma questi non bastano. Per le sue funzioni vitali l’organismo ha bisogno anche di micronutrienti.
Approfondisci →Tutti noi conosciamo la sensazione di fame come quella spinta che ci porta alla ricerca del cibo. Si tratta di un meccanismo fisiologico e indispensabile, che ci ha permesso di evolverci e sopravvivere fino al giorno d’oggi.
Approfondisci →Lo stress è una reazione psico-fisica che si verifica quando il nostro cervello percepisce una minaccia reale o presunta alla sua integrità.
Approfondisci →È necessario capire lo "stato di nutrizione", il risultato dell’equilibrio dinamico che c’è tra ciò che assumiamo, il suo assorbimento e il suo utilizzo. Questo è costituito da tre componenti: il bilancio energetico, la composizione corporea e la funzionalità corporea.
Approfondisci →Pizza, hamburger, patatine, torte…piatti gustosi che amiamo mangiare, ma sappiamo essere alimenti da assumere poche volte a settimana, oppure con frequenza sporadica.
Approfondisci →Il consumo di carni rosse è correlato con il rischio di contrarre il diabete mellito di tipo II, il tumore del colon-retto e altri tumori. Come fare per limitare questi rischi? Mangiarne la giusta quantità.
Approfondisci →Sentiamo spesso nominare le fibre quando si parla di alimentazione. Ecco un approfondimento su cosa sono e perché sono così importanti.
Approfondisci →L’alimentazione della donna in gravidanza influisce sulla sua salute e su quella del bambino. È importante, quindi, conoscere alcune accortezze da seguire in questo particolare momento della vita.
Approfondisci →I pranzi e le cene del periodo natalizio possono sembrare un ostacolo per il mantenimento del peso. Ecco come sopravvivere alle feste con serenità.
Approfondisci →Il diabete mellito è un disturbo che porta all’aumento della concentrazione del glucosio nel sangue.
Approfondisci →Puó capitare di vedere sugli scaffali della farmacia i termini probiotico, prebiotico e simbiotico. Le loro definizioni vengono spesso confuse, vediamo di fare chiarezza.
Approfondisci →Quando ci viene fame, la assecondiamo e mangiamo, finché siamo sazi. Si tratta di un meccanismo che ci viene automatico, naturale, ma è regolato dall’azione di alcuni ormoni, che il nostro corpo produce ciclicamente.
Approfondisci →Le Lectine, o emoagglutinine, sono anti-nutrienti che hanno ricevuto molta attenzione a causa dei media e di documenti fake sulla dieta che considerano le lectine come una delle principali cause di obesità, infiammazione cronica e malattie autoimmuni.
Approfondisci →Nel nostro corpo vivono fino a 2 kg di batteri. Questo ci fa capire due cose, che anche quando pensiamo di essere soli in realtà non lo siamo e che il microbiota influenza in modo importante il nostro stato di salute.
Approfondisci →La caffeina è un alcaloide, costituente fondamentale del caffè, ma presente anche in altre bevande, nel tè, nel cioccolato, nel matè, nel guaranà è in alcuni farmaci e integratori alimentari.
Approfondisci →Può capitare di sentir parlare di colesterolo buono e colesterolo cattivo. Cerchiamo di capire cosa sono e cosa provocano.
Approfondisci →Sugli scaffali dei supermercati e sui menù dei ristoranti può capitare di dover scegliere tra le varie tipologie di farina di grano. Scopriamo cosa le differenzia e quali sono i loro utilizzi.
Approfondisci →Può capitare di pensare alla dieta come unico strumento per dimagrire. Invece, per ottenere un dimagrimento sano, c’è bisogno di fare anche attività fisica.
Approfondisci →Quando le temperature si abbassano e arriva il freddo, il nostro metabolismo cambia. Vediamo come ciò può influenzare l’alimentazione.
Approfondisci →Raffreddore, tosse, mal di gola, qualche linea di febbre. I malanni stagionali possono capitare a tutti, ecco i migliori alimenti da assumere quando siamo raffreddati.
Approfondisci →La vitamina C, chiamata anche acido ascorbico, è la vitamina maggiormente utilizzata nell’industria degli integratori alimentari, spesso la troviamo anche messa in evidenza nelle etichette quando è presente nei prodotti alimentari.
Approfondisci →L’acqua è un nutriente essenziale per la nostra sopravvivenza. Partecipa alle nostre funzioni metaboliche, alla regolazione della temperatura, alla digestione, all’eliminazione delle sostanze di scarto, alla lubrificazione delle articolazioni e molto altro.
Approfondisci →Secondo le statistiche il consumo di integratori è in aumento, nel 2020 è aumentato del 28% (dati della società di ricerche di mercato Ipsos).
Approfondisci →Potremmo imbatterci in articoli che parlano di alimenti da evitare oppure di super alimenti. Ma spesso in ambito scientifico le cose non sono così nette.
Approfondisci →La piramide alimentare è uno strumento visivo per definire i quantitativi da assumere di ciascun gruppo di alimenti. Spesso la vediamo appesa negli studi medici o nei locali di ristorazione collettiva. Negli ultimi anni, l'immagine classica della piramide si è arricchita di alcuni elementi.
Approfondisci →Quando iniziamo un percorso di dimagrimento, non vediamo l’ora di vedere i risultati. Può capitare quindi di aver voglia di pesarsi ogni giorno, nella speranza di vedere i tanto agognati chili in meno. Questa abitudine non solo non è necessaria, ma può diventare controproducente.
Approfondisci →L’effetto yo-yo, spesso demonizzato nelle pubblicità è, entro certi limiti, un processo fisiologico. Altre volte, è il risultato di una cattiva educazione alimentare.
Approfondisci →Mangiare è per tutti noi una necessità fisiologica. A tavola, però, le nostre scelte sono influenzate da diversi fattori, non soltanto dalla sopravvivenza.
Approfondisci →La funzione del frigorifero è quella di garantire l’igiene e la sicurezza degli alimenti, ma è bene conoscere i giusti accorgimenti.
Approfondisci →“Per perdere peso serve mangiare di meno” è un’affermazione spesso ripetuta anche dagli esperti del settore, ma è vera solo parzialmente.
Approfondisci →La nostra alimentazione influisce sulle prestazioni fisiche. Ma non è detto che uno spuntino sia utile prima di tutti i tipi di attività fisica, tantomeno se dolce.
Approfondisci →Può capitare di sentir parlare dell 4P (pane, pasta, pizza, patate) oppure delle 5P (aggiungendo la polenta) come alimenti da eliminare per riuscire a dimagrire.
Approfondisci →Il cibo oltre a nutrirci, ci dà piacere e soddisfazione. Quando si segue una dieta, può capitare di avere voglia di qualcosa di sfizioso, che esula dai piatti previsti nel regime alimentare.
Approfondisci →Potrebbe capitare di intraprendere la dieta in contemporanea con il proprio partner e osservare che i due sessi non perdono peso alla stessa velocità, almeno nelle prime fasi della dieta.
Approfondisci →Gli esperti del settore considerano la dieta mediterranea un modello di dieta sana e sostenibile, che previene numerose patologie, come obesità, diabete e ipertensione.
Approfondisci →Le indicazioni nutrizionali che ci vengono date sulla colazione sono spesso contrastanti, alcuni la saltano, per altri è il pasto più importante della giornata. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza.
Approfondisci →Sugli alimenti grassi sentiamo molti pregiudizi: spesso sono considerati da abolire, dannosi, che provocano malattie... Ma non è proprio così.
Approfondisci →Quando si tratta della perdita di peso, ci concentriamo spesso sul “come” perdere peso, preferibilmente scegliendo un metodo facile e veloce, ma pensiamo poco al “perché”. Potrebbe essere proprio questa una delle cause dell’eventuale fallimento della dieta.
Approfondisci →Numerose evidenze scientifiche oramai hanno provato l’efficacia del digiuno per favorire le vie metaboliche, migliorare la risposta all’insulina, ridurre la glicemia e il peso e favorire una longevità più sana.
Approfondisci →Per seguire uno stile di vita salutare, può capitare di essere attratti da alimenti presentati in etichetta come più sani, ad esempio attraverso le diciture “light” o “senza zuccheri aggiunti”. Vediamo cosa sono veramente e se effettivamente hanno effetti benefici.
Approfondisci →Quando assumiamo un farmaco, esso entra a far parte delle nostre vie metaboliche. Qui può venire in contatto con i cibi e le bevande che ingeriamo. Le interazioni farmaco-alimento possono influire sulle fasi di assorbimento, metabolismo, biodisponibilità, escrezione del farmaco, oltre che renderlo inefficace o potenziarne la tossicità.
Approfondisci →Con l’inizio della bella stagione può capitare di sentir parlare di "detox", che è l'abbreviazione di detossificare. Siamo circondati da prodotti pubblicizzati come “detox”, ma ne abbiamo veramente bisogno?
Approfondisci →Prima o poi tutti probabilmente ci siamo imbattuti in questo suggerimento, bere acqua e limone appena svegli porta una miriade di benefici: aiuta ad accelerare il metabolismo, alcalinizzare e a detossificare l’organismo. Vediamo se queste affermazioni hanno delle basi scientifiche.
Approfondisci →Vediamo attorno a noi sempre più persone che seguono una dieta senza glutine e ne traggono beneficio, così potremmo chiederci se eliminare il glutine possa essere un accorgimento salutare per tutti.
Approfondisci →“Non bisogna mangiare la frutta dopo i pasti perché fermenta nell’intestino” Abbiamo tutti sentito almeno una volta questa frase, ma la realtà è più complessa di così.
Approfondisci →Il decorso della malattia da Sars-Cov 2 potrebbe essere meno grave grazie alla dieta. Lo hanno sperimentato il prof. Sukkar, Direttore responsabile UOD Dietetica e Nutrizione Clinica e l’infettivologo prof. Bassetti del Policlinico San Martino di Genova.
Approfondisci →Accade spesso nella scienza che una terapia sviluppata per un certo scopo, risulti poi utile in un ambito del tutto diverso. Questo è il caso della dieta chetogenica, ideata nel 1920 per trattare l’epilessia nei pazienti che non rispondevano alle cure farmacologiche, dopo oltre un secolo viene ancora utilizzata in ambito neurologico ma anche nella terapia di alcuni disturbi metabolici e, come ne sentiamo spesso parlare, per la perdita di peso.
Approfondisci →Quasi immancabilmente questa è l’osservazione che riceviamo dai nostri clienti non appena iniziano il percorso dietetico.
Approfondisci →Abbiamo visto in un precedente articolo i vantaggi della cottura sottovuoto, che ha lo scopo prioritario di mantenere quanto più possibile le caratteristiche organolettiche naturali della materia prima e di esaltarne gli aromi e i sapori.
Approfondisci →La cottura sottovuoto nacque quasi per caso nel 1974, quando lo chef francese George Pralus era alla ricerca di una tecnica che aumentasse il tempo di conservazione del fois gras, senza alterarne l’aspetto ed il gusto. Ebbe il supporto di un nutrizionista universitario e dei laboratori di analisi da lui messi a disposizione.
Approfondisci →Tra le spezie più interessanti dal punto di vista nutrizionale c’è sicuramente la “curcuma”. Si ottiene dal rizoma (fusto sotterraneo con funzioni di riserva) di piante erbacee della famiglia delle Zinziberaceae, originarie dell’Asia meridionale e coltivate in tutti i paesi tropicali, dopo averlo essiccato e triturato. È uno dei componenti del curry.
Approfondisci →I grassi sono contenuti in tutti gli alimenti, anche nella frutta e nella verdura in quanto sono una componente fondamentale delle membrane cellulari. Sono anche una componente di alcuni ormoni (ad esempio gli estrogeni) ed alcune vitamine, come la vitamina D.
Approfondisci →Considerare il cibo solo in termini di macronutrienti, cioè in grado di fornire energia e proteine per la crescita, è riduttivo: in verità, secondo le più moderne teorie scientifiche, l’interazione con l’organismo è molto più complessa. Infatti molti composti che si formano dopo che il cibo è stato digerito si comportano anche da veri e propri ormoni.
Approfondisci →Affinché la “macchina” funzioni dobbiamo fornire carburante, ossia cibo che fornisce energia misurata in termini di calorie. Quindi, per non ingrassare, le calorie introdotte con la dieta devono essere eguali a quelle consumate per le varie funzioni espletate dal nostro organismo. E per dimagrire basta fornire meno calorie di quelle consumate ed il gioco è fatto!
Approfondisci →Gli acidi grassi Omega-3 e Omega-6 sono acidi grassi cosiddetti polinsaturi (PolyUnsaturated Fatty Acids, PUFA), ossia contengono uno o più doppi legami tra due atomi di carbonio; il termine omega-3 o omega-6 sta ad indicare la posizione in cui si trova il primo doppio legame della catena. Sono nutrienti essenziali in quanto l’organismo non è in grado di sintetizzarli e quindi deve necessariamente assumerli con la dieta.
Approfondisci →Si parla molto dei radicali liberi e di quanto essi possano essere dannosi poiché hanno la capacità di reagire con molte molecole presenti negli esseri viventi trasformandole e interferendo negativamente con la loro funzione: avviene in questi casi un fenomeno che viene definito stress ossidativo.
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